l'amico Aurelio Giorgianni ha messo su Facebook delle belle foto di alcune vie della sua città, Palermo.
Palermo è una città ricca di storia.
Al contrario di quello che qualcuno pensa, il capoluogo siciliano fu una città ricca e non solo nel periodo arabo (831-1071) ma anche nel periodo normanno (1071-1198) e in quello svevo (1198-1266) .
Nel periodo normanno ci fu una vera convivenza tra cristiani cattolici, cristiani greco-ortodossi, musulmani ed ebrei.
Anzi, a Palermo ci fu un'antica e florida comunità ebraica.
Secondo le fonti, nel 590 AD, San Gregorio Magno Papa ordinò la restituzione dei beni confiscati agli ebrei palermitani durante il lungo periodo di persecuzione.*
Stando alle informazioni dell'ebreo spagnolo Beniamino di Tudela (il cui libro intitolato "Viaggi di Beniamino di Tudela" fu pubblicato nel 1543) gli ebrei a Palermo furono ottomila.
Questa prosperità finì nel 1492, quando il re d'Aragona Ferdinando II impose la sua autorità sulla Sicilia e decise di cacciare gli ebrei.
Il re fu bramoso di confiscare i beni degli ebrei siciliani, molti dei quali erano ricchi commercianti.
L'avidità di un sovrano distrusse una comunità.
Oggi, le vie di Palermo, come Via Meschita, Vicolo Meschita, Via Lampionelli e Via Calderai, ci ricordano che lì vi fu il quartiere ebraico con la sua indubbia ricchezza culturale.
Ringrazio Aurelio, che porta sempre dell'ottimo materiale.
Cordiali saluti.
* Fonte: sito "Palermo Web"
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