leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Riparte il business dell'accoglienza Dalla Ue 20 milioni per i profughi".
La solidarietà si unisce al business. La carità si unisce agli affari. I migranti muovono i sentimenti ma anche i numeri importanti.
E la Commissione europea mette in gioco cifre importanti per facilitare la ridistribuzione dei profughi fra i 28 partner dell'Europa.
Ora, io vedo una grande ipocrisia in quanto sta succedendo.
Forse, aprendo le sue porte ai "profughi", la Germania vuole "lavarsi la coscienza", dopo quello che accadde con la Shoah.
Inoltre, ricordo che la Germania caccia via gli italiani che sono senza lavoro.
Sia chiaro, la Germania fa bene a cacciare gli stranieri senza lavoro.
Però, tutta questa "filantropia teutonica" mi sembra un po' strana, visto quanto riportato poc'anzi.
Certamente, l'immigrazione clandestina muove un business importante, tra cooperative, aziende e quant'altro.
Intanto, il cardinale ungherese ed arcivescovo di Esztergom Peter Erdoe ha risposto negativamente a Papa Francesco riguardo all'accoglienza degli immigrati clandestini (chiamiamoli con il loro nome) nelle parrocchie.
Il cardinale ha ragione.
Tutta questa gente non può essere gestita.
Cordiali saluti.
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