come riporta l'articolo de "Il Giornale", lei avrebbe detto che "gli immigrati ci aiutano a tener viva la nonna Europa".
Io le rispondo dicendo che i migranti potrebbero anche "occupare il posto dei figli non nati da noi Europei" ma potrebbero anche determinare la fine della Chiesa.
Infatti, nel 476 AD, l'Impero Romano d'Occidente fu invaso dai barbari ma la Chiesa (la Santa Chiesa a cui sono devoto) riuscì a creare un ordine e a salvare la cultura grazie al suo spirito missionario e alla sua unità, convertendo gli invasori.
La Chiesa di oggi, purtroppo, non è così.
Essa è divisa.
Basti pensare ai vescovi spagnoli e a tanti prelati (anche italiani) che dicono all'immigrazione clandestina e a certi vescovi italiani che parlano di "accoglienza senza condizioni".
Ci sono prelati più impegnati a fare politica che a curare le anime.
Per esempio, io vorrei rivedere i preti benedire le case e visitare i malati e chi è in difficoltà, invece di pensare agli immigrati.
Pensiamo anche ai vescovi tedeschi che inneggiano a Martin Lutero e che vogliono benedire le unioni civili tra persone dello stesso sesso.
Con filiale rispetto ma nel contempo con tanta franchezza, io le dico che nella Chiesa serve ordine.
Santità, io non la invidio.
Lei riveste una grande responsabilità.
Lei è stato designato Vicario di Cristo.
Però, il fatto che sia stato designato Vicario di Cristo, lei ha una grossa responsabilità.
Lei deve agire in modo "sinodale", cercando di mettere d'accordo le varie anime delle Chiesa.
Se si mette d'accordo con una sola, la Chiesa si spacca e questo non è bene.
Non la invidio.
Prego per lei.
Cordiali saluti.
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