Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo che è stato scritto su "Panorama" da Marco Cobianchi e che è intitolato "Federico Giammusso chi?".
"L'articolo inizia così:
"Ancora pochi giorni e al ministero dell'Economia voleranno i coltelli.
A fine marzo, infatti, Lorenzo Codogno lascerà l'incarico di capo economista e a quel punto il ministro Pier Carlo Padoan non potrà più rinviare la decisione sul successore. Ma sarà davvero Padoan a decidere?".
Ora, tra i papabili a succedere a Codogno vi è Sergio De Nardis, capo economista di Nomisma, la società di consulenza fondata da Romano Prodi.
Tuttavia, un ruolo importante nella decisione sul successore di Codogno l'avrà un dirigente piuttosto misterioso di cui non esiste un curriculum dettagliato, né una foto.
Il suo nome è Federico Giammusso, il quale il 18 novembre 2014 è divenuto direttore generale di prima fascia (180.000 Euro di retribuzione annua, premi inclusi) con una semplice comunicazione inserita alla chetichella in una seduta della Camera dei Deputati.
Giammussò aveva lavorato nell'OCSE, ove aveva conosciuto Padoan (con il quale aveva stretto un solido rapporto), e Andrea Bassanini, figlio del presidente della Cassa Depositi e Prestiti Franco Bassanini.
Giammusso era stato anche il primo responsabile della sede indiana dell'OCSE.
Oggi, egli è nell'organigramma del ministero dell'Economia e sta nella segreteria del ministro.
Di solito, questo incarico è rivestito da un politico e non da un tecnico.
L'ingresso di Giammusso è stato misterioso quanto turbolento, per i metodi sbrigativi con cui ha fatto mandare via il responsabile del Spending Review Carlo Cottarelli.
Ora, guardando su Google School, risulta che Giammusso ha appena 8 citazioni accademiche.
Sergio De Nardis ne ha 692 e Lorenzo Codogno ne ha 474.
A questo punto, una cosa va detta.
Chi riveste un ruolo tecnico deve avere un curriculum all'altezza della situazione, con tutti i titoli di studio ed accademici.
Per esempio, finché si tratta del politico diplomato e non laureato, si può anche passare sopra.
Però, chi riveste un ruolo tecnico deve avere certi requisiti e titoli importanti.
Per esempio, non si può conferire ad un geometra (con tutto il rispetto per i geometri) un ruolo nella dirigenza del ministero delle Infrastrutture.
Lì serve un ingegnere.
Finché il geometra fa il ministro (che solitamente è un ruolo politico) la cosa ci può anche stare.
Il politico è una cosa e il tecnico è un'altra.
Il politico dà la direttiva programmatica ed il tecnico deve trovare il modo di renderla attuabile , deve consigliare il politico e in qualche caso deve cercare anche farlo recedere, se quanto egli propone non è attuabile.
Per questo, il tecnico deve avere il massimo della competenza.
A casa Renzi si sta facendo confusione tra le due cose.
Forse, il premier vuole prendere il controllo totale del ministero dell'Economia.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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