una nuova bufera si è manifestata.
Infatti, è stato arrestato Ettore Incalza, già capo della Struttura tecnica di missione al ministero delle infrastrutture.
Secondo l'accusa, insieme all'imprenditore Stefano Perotti (che è stato arrestato anche lui), Incalza sarebbe stato al centro di un sistema corruttivo incentrato sulle tangenti nel settore delle Grandi Opere, le grandi infrastrutture come la TAV Lione-Torino e l'Autostrada Salerno-Reggio Calabria.
Secondo i carabinieri del nucleo dei Ros, Incalza "sceglieva" gli appaltatori "amici" suggerendo poi loro il nome dei direttori dei lavori, sempre persone riferibili a Perotti. In cambio riceveva compensi per consulenze, come i 500 mila euro ottenuti da una società impegnata nella Av Firenze-Bologna o i 700 mila dati da un'altra ditta a suo genero, Alberto Donati (fonte Ansa).
Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti |
In questa situazione è stato tirato in ballo anche il figlio del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, il quale (secondo l'accusa) avrebbe ricevuto dei favori lavorativi e persino un orologio Rolex da Incalza.
Le opposizioni chiedono le dimissioni del ministro.
Ora, esprimo un mio parere.
Io sono garantista.
Coloro che risultano colpevoli (dopo che sono state trovate delle prove certe) debbono trarre le conseguenze di ciò che hanno fatto e lasciare gli incarichi che ricoprono.
Però, ci debbono essere le prove certe.
Non si debbono fare processi sul nulla.
Certamente, i politici citati in questa vicenda dovranno andare in Parlamento a dare delle spiegazioni della situazione che si è creata.
Non si debbono fare processi sul nulla.
Certamente, i politici citati in questa vicenda dovranno andare in Parlamento a dare delle spiegazioni della situazione che si è creata.
Tuttavia, noi italiani dobbiamo cambiare testa.
Noi italiani non lavoriamo per il risultato.
Non ci poniamo l'obiettivo di porci un risultato da raggiungere.
Noi tendiamo a guardare al momento.
Anche negli altri Paesi c'è la corruzione ma le opere vengono finite.
Qui da noi, invece, appena c'è un fatto corruttivo tutto si blocca.
Così, però, non si va avanti ed il nostro Paese soffre.
Cordiali saluti.
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