Cari amici ed amiche,
mi hanno fatto riflettere queste parole dell'amica e collaboratrice Silvia Morelli:
"Quando un Ebreo viene ucciso tutti gli Ebrei fanno quadrato... Perché non succede coi Cristiani quando vengono massacrati i Fratelli nella Fede? Un Missionario risponde: "Perché pratichiamo il vangelo sempre a metà: siamo cioè semplici come colombe ma per niente furbi come i serpenti". I divi di Hollywood si mobilitano per il Tibet, giusta causa, e perché fa "figo", ma nessuno si mobilita per l'antica comunità cristiana dei Caldei: dobbiamo sperare in Richard Gere o possiamo fare già qualcosa noi? Un Vescovo iracheno chiede aiuto, "ci massacrano": chi lo ha soccorso? Dove sono le regine cattoliche, che hanno il privilegio di vestire l'abito bianco in visita al Pontefice (mi raccomando, griffato), ma non muovono un dito in difesa dei Fedeli ? Vengono profanati i cimiteri cristiani: nessuno si indigna? Perché per una Chiesa delle nostre non si distruggono dieci moschee delle loro? Altro che dialogo e reciprocità, dobbiamo mettere i cartelli in casa nostra, altro che "Islam" qui dobbiamo scrivere "Christian"!!!Propongo l'introduzione del reato di persecuzione religiosa subita dai Cristiani. Noi non ci siamo mai permessi in casa loro di dettare loro regole o di avere delle pretese. Questi arrivano e vogliono togliere il Crocefisso da scuole e ospedali!!!".
La risposta alla prima domanda di Silvia (che ringrazio dello spunto) è semplice: noi ci siamo lasciati abbindolare dal relativismo e dal laicismo.
Si è affermata una "cultura" secondo cui la religione deve essere confinata nell'ambito privato.
Questo avviene in "nome della tolleranza".
Così, "in nome della tolleranza" , si tolgono i crocifissi e non si fanno più cantare le canzoni di Natale nelle scuole.
Noi non dobbiamo sperare in Richard Gere.
Prima di tutto, noi dobbiamo cambiare testa.
Quello che è accaduto a Tunisi deve farci preoccupare.
La Tunisia è vicina al nostro Paese ed i terroristi di ISIS hanno più volte minacciato Roma.
Noi dobbiamo diventare come il popolo israeliano, un popolo che non ha mai rinunciato alla sua fede e ai suoi valori.
Non dobbiamo avere paura di mostrarci per ciò che siamo.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Translate
Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Nessun commento:
Posta un commento