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sabato 10 gennaio 2015

Una rivalutazione del Medio Evo

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo del sito dell'Unione Cristiani Cattolici e Razionali che è intitolato "Il Medioevo valorizzò la donna, l’illuminismo la chiuse in casa".
Ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio che me l'ha portato all'attenzione.
Dell'articolo è interessante questa parte:

"Certamente il Medioevo fu il periodo storico in cui la Chiesa poté esercitare la sua massima influenza sulla società ed è da questa evidenza che si giustifica la leggenda nera dei “secoli bui”, creata dai sedicenti “illuministi” dell’800. Ancora oggi resiste l’esclamazione del “torniamo al medioevo” quando qualcosa non gira per il verso giusto.

Eppure, fior di storici hanno dedicato la loro vita a smontare questo antistorico pregiudizio, primo fra tutti l’agnostico Jacques Le Goff, secondo il quale addirittura non è mai esistito il Rinascimento, poiché si è trattato semplicemente di un lungo Medioevo, dal VI al XVII secolo. Nessun “uomo nuovo”, il progresso è il Medioevo stesso, disse:"Il Medio Evo è stato sempre considerato come un periodo di passaggio tra l’Antichità e la Modernità, ma passaggio significa soprattutto sviluppo e progresso. Nel Medio Evo progressi straordinari ci sono stati in tutti i campi, con i mulini a vento e ad acqua, l’aratro di ferro, la rotazione delle colture da biennale a triennale. Ma non c’è nessuna rottura fondamentale tra Medioevo e Rinascimento, tra il 14esimo e il 17esimo secolo". Nel Medioevo nascono la scienza, gli ospedali moderni, le università, l’anatomia, la notazione musicale (pentagramma) ecc.: in nessun periodo storico si è assistita ad una taleaccelerazione del progresso. Tanto che il prestigioso storico della scienza francese Jean Gimpel ha scritto: "La prima rivoluzione industriale risale al Medioevo. I secoli XI, XII, XIII hanno creato una tecnologia sulla quale la rivoluzione industriale del secolo XVIII si è appoggiata per il suo sviluppo. Le scoperte del Rinascimento hanno avuto solamente un ruolo limitato nell’espansione dell’industria" (J. Gimpel, “La révolution industrielle du Moyen Age”, Éditions du Seuil 1975, pp. 256). Interessante a questo proposito anche l’articolo intitolato “Le radici medioevali della Rivoluzione industriale“, scritto dal prof. Terry S. Reynolds, professore emerito di Storia presso la Michigan Technological University
.".

Il Medio Evo va rivalutato.
Ora, voglio ricordare una cosa: il Medio Evo fu anche l'epoca in cui si formò la prima costituzione laica.
Mi riferisco alla Magna Charta Libertatum,  il cui primo articolo recita:

"In primis concessisse Deo et hac presenti carta nostra confirmasse, pro nobis et heredibus nostris in perpetuum quod Anglicana ecclesia libera sit, et habeat jura sua integra, et libertates suas illesas; et ita volumus observari; quod apparet ex eo quod libertatem electionum, que maxima et magis necessaria reputatur Ecclesie Anglicane, mera et spontanea voluntate, ante discordiam inter nos et barones nostros motam, concessimus et carta nostra [illa carta data 21É novembris anno Domini 1214; confirmatio papae Innocentii tertii 30É martii anno Domini 1215] confirmavimus, et eam obtinuimus a domino papa Innocentio tercio confirmari; quam et nos observabimus et ab heredibus nostris in perpetuum bona fide volumus observari. Concessimus eciam omnibus liberis hominibus regni nostri, pro nobis et heredibus nostri in perpetuum, omnes libertates subscriptas, habendas et tenendas eis et heredibus suis, de nobis et heredibus nostris".

Questa costituzione fu fatta firmare a re Giovanni Senza Terra nel 1215.
Essa metteva insieme il diritto romano, quello canonico ed una "legge del Paese" in base alla quale un uomo veniva imprigionato.
Inoltre, essa poneva anche il principio della laicità dello Stato.
Infatti, la "Magna Charta Libertatum" garantiva anche la libertà della Chiesa.
L'Anglicana Ecclesia (il termine Chiesa anglicana era antecedente allo scisma operato da re Enrico VIII) aveva una sua sfera di competenza ed una sua autonomia, rispetto allo Stato che legiferava per suo conto.
In Inghilterra vigeva il concetto di "laicità positiva".
Per esempio, nel Parlamento vi erano anche i vescovi.
In quel caso, l'Inghilterra dimostrò di essere per davvero l'"Officina del Mondo".
A cambiare le cose fu l'"umanista" re Enrico VIII Tudor, il quale (per una vicenda personale) staccò la Chiesa inglese da Roma e ne prese il controllo. Era il 1534.
Questa laicità andò così in malora poiché il trono prese il sopravvento sull'altare.
Personaggi come San Giovanni Fisher, San Tommaso Moro ed i vari conservatori del nord che si sollevarono contro il re cercarono e di difendere quell'ordine pagando con la vita.
Nel Medio Evo non ci furono neppure il satanismo e tutte le sue porcherie che noi conosciamo oggi.
Si accusavano i Templari di avere praticato il satanismo mentre questi cavalieri erano dei cristiani praticanti.
Il re di Francia Filippo IV Capeto (detto Filippo il Bello) fece sciogliere l'ordine semplicemente per incamerarne i beni. Era il 1312.
Infatti, il satanismo nacque in Francia tra il XVII ed il XIX secolo.
Esempi furono Madame Voisin (1640-1680) e l'ex-sacerdote cattolico Joseph Antoine Buollan (1824-1893).
Nel Medio Evo furono inventate anche oggetti utili a noi, come le mutande.
Forse, prima di parlare male del Medio Evo dovremmo riflettere e studiare.
Cordiali saluti.







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