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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 10 gennaio 2015

La questione della laicità

Cari amici ed amiche,

in questi giorni ci sono state situazioni gravi.
Ci sono stati i gravi fatti di Parigi e si è tornato a parlare della questione della laicità.
C'è chi dice che il terrorismo islamico si sconfigge con la laicità.
Però, una cosa va detta.
Forse, noi oggi non sappiamo più nemmeno cosa significhi la parola "laicità".
Alcuni "intellettuali" di sinistra ritengono che la laicità si possa fare solo eliminando le religioni, almeno dalla vita pubblica.
Questo mi sembra sbagliato.
Abolire la religione significa imporre l'ateismo.
Questo contrasta sia con il pensiero più profondo dell'uomo e sia con il concetto di libertà.
In una sana visione laica, infatti, ognuno deve essere libero di scegliere se credere in Dio o meno.
Questo principio si sposa esattamente con il concetto di libero arbitrio che è insito nella religione cattolica.
Ricordo, infatti, che Gesù Cristo non era un sacerdote.
Egli proveniva dalla tribù di Giuda (ed era di stirpe regale) e per questo non era un sacerdote.
I sacerdoti provenivano dalla tribù di Levi.
Quindi, Gesù Cristo era un laico.
Inoltre, la religione cristiana ammette una distinzione tra sfera temporale (quella del mondo materiale) e sfera spirituale.
Questo è già un concetto di laicità in cui l'uomo ha delle responsabilità di fronte agli altri uomini e a Dio.
La vera libertà ammette il concetto di responsabilità.
Mi viene anche da citare la "Magna Charta Libertatum" del 1215, la quale all'inizio recita:

"In primis concessisse Deo et hac presenti carta nostra confirmasse, pro nobis et heredibus nostris in perpetuum quod Anglicana ecclesia libera sit, et habeat jura sua integra, et libertates suas illesas; et ita volumus observari; quod apparet ex eo quod libertatem electionum, que maxima et magis necessaria reputatur Ecclesie Anglicane, mera et spontanea voluntate, ante discordiam inter nos et barones nostros motam, concessimus et carta nostra [illa carta data 21É novembris anno Domini 1214; confirmatio papae Innocentii tertii 30É martii anno Domini 1215] confirmavimus, et eam obtinuimus a domino papa Innocentio tercio confirmari; quam et nos observabimus et ab heredibus nostris in perpetuum bona fide volumus observari. Concessimus eciam omnibus liberis hominibus regni nostri, pro nobis et heredibus nostri in perpetuum, omnes libertates subscriptas, habendas et tenendas eis et heredibus suis, de nobis et heredibus nostris".

Questo è il primo articolo della Magna Charta Libertatum la costituzione che fu fatta firmare al re d'Inghilterra Giovanni Senza Terra.
In questo primo articolo venne riconosciuta anche la libertà della Chiesa.
Questo fu un principio di vera laicità in cui la Chiesa ebbe un suo spazio di autonomia rispetto al potere civile.
Questo principio venne poi scardinato da re Enrico VIII nel 1534, quando egli fece votare in Parlamento l'Atto di Supremazia, con cui separò la Chiesa inglese da Roma e ne assunse il controllo.
Anche sugli Stati Uniti d'America va detta una cosa.
Coloro che fecero la Rivoluzione americana (1775-1783) furono massoni ma non vollero escludere Dio dalla vita pubblica della nazione americana, anche perché erano essi stessi credenti.
Invece, in Europa il concetto di laicità discende da quello della Rivoluzione francese del 1789 e questo concetto è apertamente anti-religioso.
In pratica, secondo questo concetto, si ritiene che lo Stato non debba essere solo staccato dalla Chiesa ma anche contrapposto ad essa.
Questo comporta anche il dovere tagliare le radici giudaico-cristiane della società "in nome dell'accoglienza e del pluralismo". 
Gli effetti si vedono ora.
La nostra società oggi non ha più un'identità.
Gli eventi accaduti l'11 settembre 2001 a New York e Washington, l'11 marzo 2004 a Madrid, il 7 luglio 2005 a Londra e di recente in Francia ci devono fare riflettere.
Dobbiamo recuperare la nostre radici, accettando un concetto di "laicità positiva", un concetto in cui, pur nella sua autonomia dalla Chiesa,  uno Stato riconosce anche le proprie radici giudaico-cristiane.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa immagine presa dalla pagina Facebook di Fratelli d'Italia.