Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo della rivista "Panorama" che è intitolato "Ha voluto decidere tutto".
Il periodo di presidenza di Giorgio Napolitano sarà ricordato per l'eccessivo interventismo.
Così (in sintesi) ha scritto il giornalista americano Alan Friedman (nella foto), il quale ha affermato: "Lo dice anche Financial Time: "Il Colle ha strapazzato la Costituzione"".
Effettivamente, ciò è vero.
Il 9 febbraio 2009, Eluana Englaro (la ragazza che era stata in coma per 17 anni) venne fatta morire per interruzione della nutrizione e dell'idratazione in seguito alla sentenza di un magistrato e su istanza di suo padre.
Il governo di allora, che era presieduto dal presidente Berlusconi, aveva fatto un decreto per fermare il procedimento.
Napolitano non aveva firmato il decreto, rendendo esecutiva la sentenza.
Nel novembre 2011, Napolitano aveva favorito la caduta del governo del presidente Berlusconi e l'ascesa di quello dei tecnici di Mario Monti, iniziando di fatto il periodi dei governi non eletti, periodo che dura ancora oggi.
L'articolo del quotidiano "Panorama" che è intitolato "2011: congiura a Palazzo contro Berlusconi" spiega molte cose.
Di questo articolo è interessante questa parte:
"La cena delle beffe si consuma la sera del 3 novembre 2011, a Cannes, quando Angela Merkel chiede a Silvio Berlusconi di arrendersi nelle mani del Fondo monetario internazionale e riceve un secco no. La campagna d’Italia, però, comincia molto prima. Una realtà diversa dalla vulgata prevalente emerge dai ricordi di molti protagonisti di quel pezzo di storia recente. E chi, visto da vicino, sembra un gran burattinaio, in una prospettiva diversa diventa un burattino.
Il filosofo tedesco Jürgen Habermas, considerato una delle menti più lucide e anticonformiste della sinistra, ha chiamato quel che è successo in Europa "a quiet coup d’etat", un tranquillo colpo di Stato. In 9 mesi sono stati decapitati ben cinque governi: Irlanda, Portogallo, Grecia, Italia e Spagna. La partita più grande e azzardata, però, s’è giocata proprio attorno alla sorte di Berlusconi, l’unico leader a cadere non per mano degli elettori, ma in un gioco di palazzo. José Luís Rodriguez Zapatero ha narrato la sua sconfitta in un volume non ancora tradotto (Il dilemma, 600 giorni di vertigine). Alan Friedman ha raccolto in un libro, intitolato Ammazziamo il Gattopardo (Rizzoli editore), le testimonianze di Romano Prodi, Carlo De Benedetti e soprattutto di Mario Monti il quale ammette che Giorgio Napolitano gli ha lanciato "un segnale" già alla fine del giugno 2011.".
In pratica, Napolitano è stato più di un arbitro neutrale.
Lui era dentro il dibattito politico.
Il problema è che la democrazia dell'Italia oggi è ristretta. com'è ristretta la sua competitività.
Il nostro Paese non ha nulla delle grandi democrazie.
Esso è ridotto ad essere un'appendice del sistema tecnocratico dell'Europa e non conta più nulla.
Quello che ha fatto Napolitano ha pesato su ciò.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Translate
Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Nessun commento:
Posta un commento