Cari amici ed amiche.
Sul blog di Gad Lerner è comparso un articolo intitolato "Intolleranza e squadrismo che deturpano i valori dell’ebraismo".
Di questo articolo è interessante la parte che recita:
"Sono passate ormai quasi 24 ore dal grave episodio di intolleranza e squadrismo che ha funestato ieri sera un incontro pubblico di presentazione di un libro in una sede della Comunità ebraica romana e non mi risulta che in merito sia giunta una netta condanna né dal suo presidente Riccardo Pacifici né dal presidente nazionale dell’Ucei, Renzo Gattegna. Mi auguro che essi vogliano colmare al più presto questa lacuna rendendosi conto del pericolo incombente. Chi si accanisce contro il portavoce dell’associazione europea JCall, Giorgio Gomel, così come in passato su Moni Ovadia, giungendo a togliergli la parola e a minacciarlo fisicamente, deturpa i valori fondamentali dell’ebraismo. Troppo a lungo sono stati tollerati, se non incoraggiati. La reticenza, quando non la complicità dei rappresentanti delle istituzioni comunitarie, ha finito per incoraggiare chi rifiuta il confronto. Personalmente tale incapacità di svolgere la propria missione di testimonianza mi aveva già indotto alla dolorosa decisione di uscire silenziosamente dalla Comunità ebraica di Milano cui ero iscritto da oltre mezzo secolo. Lo stesso ha fatto di recente una figura autorevole della cultura ebraica italiana come Moni Ovadia. Per fortuna resto iscritto alla piccola, ma vivace e tollerante Comunità di Casale Monferrato, mantenendo così un legame con un ambiente in cui troppi si ergono a buttafuori. So che ora Pacifici minaccia querele perchè non era presente all’incontro, organizzato dalla associazione Hans Jonas e da JCall. Ulteriore precisazione: il povero Gomel è stato portato in salvo da militanti del servizio d’ordine della Comunità ebraica, e non da agenti di polizia che pure erano presenti e sono intervenuti a tutela di Lucio Caracciolo. Ma queste sono quisquilie, al cospetto della gravità di quanto accaduto.".
Ora, io non professo religione ebraica (ma cattolica) ma una cosa credo di poterla sapere, avendo amici che professano la religione ebraica e che mi hanno dato molto.
Ebraismo non è sinonimo di comunismo.
L'ebreo aspira ad una Salvezza futuro e, proprio perché aspira ad una Salvezza futura non può essere comunista.
Il comunismo insegna ad odiare Dio.
L'Ebraismo insegna ad amare Dio. Questo insegnamento fu fatto proprio anche dal Cristianesimo, la mia religione.
Inoltre, mi risulta che Gad Lerner abbia abbandonato la Comunità Ebraica di Milano, perché egli ha ritenuto che essa sia diventata un "ufficio di propaganda pro Israele".
La stessa cosa era stata fatta da Moni Ovadia.
Ora, anche nella Chiesa cattolica ci sono posizioni diverse dalle mie.
Ci sono i catto-comunisti e gli ultraconservatori (questi ultimi sono vicini a lefebvriani e sedevacantisti) che, per esempio, non hanno simpatie per Israele.
I primi vedono in Israele il capitalismo americano ed i secondi ritengono che Israele sia uno Stato fondato da coloro che fanno il complotto giudaico-massonico.
Intendiamoci, queste fazioni sono frange.
Eppure, io non lascio la Chiesa perché ci sono queste frange.
Bisogna essere coerenti.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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