Cari amici ed amiche.
La Chiesa di Danimarca ha aperto alle nozze gay in chiesa.
Nel giugno 2012 la Danske Folkekirke o Folkekirken, la Chiesa luterana di Danimarca, ha aperto alla possibilità delle coppie gay di sposarsi in chiesa.
Com'è noto, la Chiesa di Danimarca nacque nel 1536, in seguito ad un vero e proprio colpo di Stato ordito da re Cristiano III Oldenburg che si mise contro il Consiglio di Stato, che includeva anche i vescovi cattolici.
Ora, mi viene da fare una riflessione.
La Chiesa di Danimarca è una Chiesa di Stato, finanziata con soldi pubblici.
Quindi, essa risente della politica.
Hanno ruoli il monarca, il Ministro degli Affari di Culto ed il Parlamento.
Non vi è il ruolo di arcivescovo.
Le posizioni dottrinali sono espresse dai vescovi.
Sicuramente, la scelta di aprire ai matrimoni gay è stata politica.
Purtroppo, questa scelta politica ha fatto cadere l'aspetto teologico.
Qui siamo nell'aspetto più controverso.
Il protestantesimo si basa sul concetto di Salvezza dato solo dalla fede e dalla Scrittura.
Anzi, di questo concetto, i protestanti hanno fatto quasi un'ossessione.
La Scrittura non è favorevole ai matrimoni gay.
Anzi, l'omosessualità è vista come peccato.
Dunque, qui vi è il vero pericolo teologico: l'assenza della nozione di peccato, che è quella separa il Bene dal Male.
Questo è il pericolo in cui sta incorrendo il Cristianesimo.
Il pericolo non è rappresentato dagli attacchi esterni, quelli degli anticlericali, ma da quello che fanno certi "cristiani tiepidi" che, in nome dell'accoglienza, stravolgono la dottrina.
In pratica, è come se la Chiesa danese fosse stata colpita da un virus che dall'interno ne distrugge la dottrina.
Quanto sta accadendo nella Chiesa di Danimarca deve essere di monito anche per noi cattolici.
Del resto, noi abbiamo un Oldenburg, il duca Paul di Oldenburg, che si convertì al cattolicesimo e che fa parte dell'"Associazione Tradizione Famiglia Proprietà".
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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