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mercoledì 15 gennaio 2014

Danimarca, il regno di Cristiano III

Cari amici ed amiche.

Voglio raccontarvi un pezzo della storia di Danimarca.
Qualche anno fa avevo parlato di re Cristiano II di Danimarca (1481-1559), il re che fu sconfitto da Gustavo Eriksson Vasa e deposto nel 1523.
Ora, parlo di quello che accadde dopo.
Il posto re Cristiano II fu preso dal cugino Federico (1471-1533).
Questo (figlio di re Cristiano I Oldenburg) non fu molto competente ma riuscì a sedare le rivolte contadine.
Questo avvenne nel periodo della Riforma protestante.
Lo stesso Federico introdusse la Riforma.
Nonostante questo, però, non si mise contro i vescovi cattolici e restò egli stesso cattolico.
Anzi, essi fecero parte del Consiglio di Reggenza, alla morte di Federico I.
Il 10 aprile 1533, re Federico I morì e si aprì una guerra civile vera e propria.
Il trono passò al figlio Cristiano (12 agosto 1503-1 gennaio 1559), che divenne re con il nome di Cristiano III.
Re Cristiano III era apertamente luterano (ed anticattolico) e trovò l'opposizione dei vescovi e del Consiglio di Stato, che si affidarono ad Hans, fratellastro del re, che era di religione cattolica.
Iniziò così una guerra civile e Cristiano III agì con così tanta brutalità che persino Martin Lutero lo biasimò.
Nel 1536, il re fece un colpo di Stato, grazie all'apporto di mercenari tedeschi.
Rovesciò così il Consiglio di Stato, che era composto in maggioranza da cattolici.
Impose il luteranesimo con la forza ed espulse il clero cattolico.
I cattolici vennero perseguitati.
In seguito, Cristiano III impose il luteranesimo anche in Norvegia e successivamente in Islanda.
Nel 1550, l'ultimo vescovo cattolico di Islanda, Jon Arason, fu decapitato senza processo.
Questo smentisce il fatto che gli atti di crudeltà del XVI secolo fossero monopolio dell'Inquisizione e dà l'idea del fatto che la Riforma protestante non fosse stata frutto di un movimento popolare ma spesso e volentieri essa fu imposta da sovrani che volevano controllare il loro popolo.
In Danimarca, la Chiesa cattolica venne messa al bando.
Rimasero piccole comunità cattoliche che nel 1622 (grazie a Propaganda Fide) vennero affidati al Nunzio apostolico di Bruxelles.
Nel 1849, la nuova Costituzione danese garantì la libertà di culto.
Nel 1868, fu creata la dalla Santa Sede Prefettura apostolica di Danimarca, che nel 1892 venne elevata a Vicariato e nel 1953 divenne la Diocesi di Copenaghen.
Oggi, la Danimarca sta subendo la scristianizzazione che sta colpendo l'Europa.
Basti pensare alla legge sui matrimoni gay.
La Chiesa cattolica è quindi una garanzia in Danimarca.
Cordiali saluti.



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