Cari amici ed amiche.
Leggete questo testo che l'amico Andrea Verde (Futuro e Libertà) mi ha inoltrato:
"La prossima settimana si voteranno in Senato i cinque emendamenti proposti dal Pdl per introdurre il semi-presidenzialismo alla francese. Contraria ovviamente la sinistra rigorosamente agli ordini di "Repubblica"; contrario il tartufo democristiano Casini, perplesso l'assonnato Della Vedova, contraria la Lega. Fini, saggiamente, ha dato ascolto ad Italo Bocchino ed ha deciso di appoggiare con convinzione questi emendamenti. Personalmente non mi faccio nessuna illusione; in Italia non é mai il momento di fare le cose e questa proposta non passerà. A quel punto suggerirei al Pdl e a Fli di compiere un atto coraggioso; staccare la spina a Monti, mandare a casa questo Governo, ricompattare il centro-destra sotto la bandiera del presidenzialismo, scaricare Casini, la Lega le zavorre e pure Montezemolo (di soprammobili ne abbiamo fin troppi) e di andare a vincere le elezioni contro Bersani, Vendola e Di Pietro. Ogni tanto ci vorrebbe coraggio! Che ne dite? avec Angela Piscitelli..."
Ora, esprime il mio parere.
Io penso che la Lega Nord non sarebbe contraria al presidenzialismo, se con esso si facesse anche il federalismo.
Le due riforme non sono per nulla incompatibili.
Io penso che sia inutile girarci attorno: l'Italia ha bisogno sia del presidenzialismo che del federalismo.
Anzi, io credo che il presidenzialismo non possa prescindere dal federalismo e viceversa.
Il federalismo taglierebbe gli sprechi e migliorerebbe il governo del territorio.
Il presidenzialismo migliorerebbe la governabilità.
Per questo, io non vedo un centrodestra senza la Lega Nord.
Cordiali saluti.
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