Leggete l'articolo del blog del circolo di Plinio Correa che è intitolato "Dottrina e Arte: un nesso che i comunisti percepiscono".
Effettivamente, tra le dottrine politiche e religiose e l'arte vi è un nesso forte.
Pensiamo all'arte classica e al Cristianesimo.
Quando il Cristianesimo divenne religione di Stato dell'Impero Romano 380 AD, l'arte cambiò.
I luoghi di culto cristiani non potevano essere simili ai templi pagani e perciò venne scelta la basilica che divenne il prototipo delle chiese.
Lo stesso avvenne con la Riforma protestante che generò ondate di iconoclastia poiché i protestanti ritennero che il culto dei santi fosse superstizione.
La cosa era (ed è) nota anche i comunisti.
La differenza sta nel fatto che il comunismo mortifichi l'identità personale, in nome dell'egualitarismo.
Per il comunismo (come per il nazismo, la tecnocrazia e tutte le idee totalitarie) l'uomo deve essere ridotto ad essere un numero.
Cordiali saluti.
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