Continuando a leggere il libro del professor Plinio Correa de Oliveira "Rivoluzione e Controrivoluzione", vorrei fare qualche considerazione anche in merito alla vicenda degli Illuminati, una setta massonica sorta a Monaco di Baviera nel XVIII secolo.
Ora, come dice il libro del professor Plinio Correa de Oliveira, la Rivoluzione, ciò che è indicato come male, ebbe un percorso lento che partì con l'Umanesimo e passò attraverso la Riforma protestante e l'Illuminismo del XVIII secolo. Da lì alla Rivoluzione francese e al comunismo e al nazismo il passo fu breve.
Ora, gli Illuminati furono il paradigma di ciò.
Essi puntavano a distruggere lo Stato e la Chiesa cattolica, imponendo una sorta di deismo o di religione anticristiana.
Ora, anche oggi si parla di "Illuminati", in riferimento a certi gruppi di potere e banche, e spesso li si associano agli ebrei.
Anzi, spesso e volentieri si parla di lobby ebraica di poteri occulti a essa legati.
Io penso che tutto ciò sia una leggenda.
Vi invito a leggere questo articolo del blog "Yad be Yad" che è intitolato "Il rapporto tra ebrei e economia, secondo Milton Friedman In una felice sintesi di Marco Valerio Lo Prete".
Nell'articolo c'è scritto che solo l'1% dei banchieri professa religione ebraica.
Quindi, ammesso che ci siano, questi "Illuminati" sarebbero prevalentemente non ebrei.
Tra l'altro, anche la stessa massoneria non è di origine ebraica.
Leggete l'articolo da me scritto su questo blog ed intitolato "Hiram Abif, chi era? Era mai esistito? e quello intitolato "Gli ebrei, la massoneria ed i Cavalieri Templari".
La massoneria nulla ebbe a che fare con l'Ebraismo né con il Cristianesimo.
Del resto, sappiamo tutti che anche personaggi come Adolf Hitler erano massoni.
Anzi, Hitler fu un satanista fu legato proprio a questi "Illuminati".
In articolo da me scritto ed intitolato "Marx e Satana" ho trovato questo commento scritto dall'ottimo Filippo Giorgianni, che recita:
"Sicuramente il problema non è che gli ebrei siano fondatori del comunismo, né ogni ebreo è rivoluzionario. Delassus (autore di riferimento della scuola cui prendo in abbondanza) sul punto va più che emendato. Però tieni conto che c'è da ricordare un aspetto: l'ebraismo secolarizzato - più che non la secolarizzazione del cristianesimo che è in perfetta CONTINUITA' coll'ebraismo (per questo un cristiano anti-ebraico non ha senso) - ha una intrinseca inclinazione a fondare ideologie rivoluzionarie. Il messianismo politico veterotestamentario, una volta secolarizzato, si fa messianismo politico tout-court. E infatti gli ebrei NON sono dietro la Rivoluzione, come se fossero dei manovratori, ma è vero che grossi pezzi da novanta rivoluzionari sono stati ebrei (anche Freud, per esempio).".
Ora, troppo spesso c'è chi lega gli ebrei alla massoneria, alla Rivoluzione o al comunismo.
Ora, se è vero che ci furono anche degli ebrei tra i massoni, i rivoluzionari ed i comunisti, va detto che questi furono secolarizzati e, quindi, senza più una connotazione religiosa, esattamente come i cristiani che abbracciarono queste idee.
Di fatto, l'ebreo secolarizzato e rivoluzionario usò il Vecchio Testamento politicamente e non religiosamente, così come i cristiani secolarizzati usarono sia il Vecchio Testamento che il Nuovo altrettanto politicamente.
Ad esempio, ci fu chi disse che Gesù sia stato il "primo socialista", per giustificare il socialismo ed il comunismo, o che Gesù fosse stato un massone, per giustificare la massoneria.
Paradossalmente, proprio per questo, la massoneria e tutte le idee rivoluzionarie favorirono l'antisemitismo.
In fondo, varie organizzazioni massoniche (tra queste quella degli Illuminati) puntarono (e puntano) a distruggere il Cristianesimo, con il relativismo.
Il Cristianesimo viene attaccato fino alle radici, il Vecchio Testamento, la Bibbia degli ebrei.
Se si sconfessa il Vecchio Testamento, si mette in discussione il Nuovo.
Con questa chiave di lettura, l'antisemitismo divenne il mezzo per colpire il Cristianesimo.
Anche l'antisemitismo fa parte della Rivoluzione di cui scrisse il professor Plinio Correa de Oliveira.
Ora, voglio portare alla vostra attenzione un pezzo molto interessante del libro del professore, che recita:
"10. La Contro-Rivoluzione e i non cattolici
La Contro-Rivoluzione può accettare la collaborazione di non cattolici? Possiamo parlare di controrivoluzionari protestanti, musulmani, ecc.? La risposta deve essere molto sfumata. Fuori della
Chiesa non esiste Contro-Rivoluzione autentica (vedi paragrafo 5 di questo cap.). Ma possiamo
ammettere che determinati protestanti o musulmani, per esempio, si trovino nello stato d'animo di
chi comincia a percepire tutta la malizia della Rivoluzione e a prendere posizione contro di essa. Ci
si può aspettare che tali persone arrivino a elevare contro la Rivoluzione barriere talvolta molto
importanti: se corrispondono alla grazia, potranno diventare cattolici ottimi e, di conseguenza,
contro-rivoluzionari efficaci. Finché non li sono, si oppongono comunque in una certa misura alla
Rivoluzione e possono perfino farla retrocedere. Non sono però contro-rivoluzionari nel senso
pieno e vero della parola. Ma si può, anzi, di deve utilizzare la loro collaborazione con tutta la
precauzione che, secondo le direttive della Chiesa, una tale collaborazione esige. I cattolici devono
particolarmente tenere conto dei pericoli inerenti alle associazioni interconfessionali, secondo i
saggi ammonimenti di san Pio X: "Infatti, per limitarci a questo punto, sono incontestabilmente
gravi i pericoli ai quali, a cagione di questa specie di associazioni, i nostri espongono o possono
certamente esporre sia l'integrità della loro fede sia la fedele osservanza delle leggi e dei precetti
della Chiesa cattolica" (16).
La migliore forma di apostolato detto "di conquista" deve avere come oggetto questi non cattolici
con tendenze contro-rivoluzionarie.".
Come "non cattolici controrivoluzionari" sono stati citati i protestanti ed i musulmani.
Non sono stati citati gli ebrei ed i cristiani ortodossi.
Anche questi professano una religione diversa da quella cattolica ma, a differenza dei musulmani e dei protestanti, non sono stati citati.
Forse, bisogna capire cosa significhi veramente la parola "Rivoluzione".
Essa indica ciò che distrugge un sistema, attraverso la presa di potere della sua elite.
La Rivoluzione punta al caos e allo stravolgimento di tutte i dogmi e le dottrine.
Del resto, proprio l'Islam ed il protestantesimo si fondarono su questo principio.
Non si può dire lo stesso dell'Ebraismo, ovviamente, NON secolarizzato.
Cordiali saluti.
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