Cari amici ed amiche.
Guardate uno il video qui sopra.
Esso mostra uno spezzone del film horror del 1999 "The Haunting".
Nel suo cast ci furono attori del calibro di Liam Neeson, Owen Wilson, Catherine Zeta Jones, Charles Gunning e Lili Taylor.
Ora, tra le tante scene horror, caratterizzate da fantasmi che minacciano, ferimenti, decapitazioni e statue che si muovono, vi invito a tenere d'occhio la scena delle scale.
Qui, i certo senso, il ruolo di protagonista è ricoperto da una statua di un grifone che prende vita e e minaccia i protagonisti.
Ora, vi voglio parlare del grifone, un animale mitologico che è molto usato nella simbologia e nell'araldica italiana.
Il grifone è un mostro mitologico con una testa d'aquila ed il corpo di un leone alato.
In alcune raffigurazione, esso ha orecchie simili a quelle di un cavallo e la coda a forma di serpente, simile a quella della chimera.
In antichità, il grifone era simbolo di potenza divina.
Esso fu presente in molte culture, come quella mediorientale.
Solitamente, il grifone veniva raffigurato con le ali, anche se ci furono eccezioni.
In questi casi, il grifone veniva definito "maschio".
Ora, per alcuni, il grifone simboleggia la perfezione, poiché è l'incrocio tra il leone, l'animale che comanda sulla terra, e l'aquila, l'animale che comanda il cielo.
Per alcuni cristiani, esso simboleggiava Gesù.
In realtà, nel Medio Evo, il grifone era ambivalente.
Guardate la foto qui sotto che mostra il pavimento della Cappella dell'Immacolata Concezione che si trova nella Basilica di San Benedetto Po (in Provincia di Mantova) e che mostra una particolare scena.
Esso mostra le quattro virtù teologali (che si trovano al centro) che vengono protette da un unicorno (a destra) e dal combattente cristiano (a sinistra) contro gli attacchi del drago (a destra) e del grifone (a sinistra).
Per la sua aggressività, il grifone può simboleggiare il demonio.
Di ciò c'è un perché.
Infatti, il grifone è un animale aggressivo. Spesso viene raffigurato con dei testicoli enormi.
Non a caso, la città di Perugia lo adottò sul suo stemma.
Sulla porta del Palazzo dei Priori del capoluogo umbro vi sono due statue, una che raffigura un leone e l'altra che raffigura il grifone.
Le due sculture furono rubate alla città di Arezzo, durante una delle tante guerre che ci furono nel Medio Evo.
Del resto, il grifone simboleggia il carattere forte dei perugini.
Anche per questo, esso fu usato in araldica.
Cito, per esempio, la famiglia napoletana Grifeo.
Anche per questo, alcune squadre di calcio (come il Genoa) hanno adottato il grifone.
Il grifone nasconde una simbologia importante per la nostra cultura.
Cordiali saluti.
Una precisazione sulla Famiglia Grifeo: non è napoletana ma siciliana, da oltre 900 anni. La presenza a Napoli è dovuta alla Duchessa e Principessa Lucia Migliaccio Grifeo che, vedova appunto di Benedetto III Grifeo, VIII Principe di Partanna, andò in nozze morganatiche con Re Ferdinando I di Borbone Due Sicilie (o IV secondo la precedente denominazione del Regno).
RispondiEliminaI figli di lei (sette o otto, ora non ricordo) erano nati dal primo matrimonio e a Napoli ne rimasero solo un paio dopo la sua morte avvenuta poco dopo quella del Sovrano.
A presto
E' interessante.
RispondiEliminaDiciamo che è un po' come la storia dei Windsor, la famiglia reale britannica, che è di origini tedesche.