Leggete questo testo che mi è arrivato tramite il sito "Forzsilvio.it" e che recita:
"Caro Antonio gabriele,
ieri pomeriggio il presidente Berlusconi ha chiarito che dire che la Banca d'Italia stampi euro era una battuta paradossale e non una proposta. Precisazione inevitabile, stante le regole che governano la moneta unica europea.
A scanso di equivoci tra noi (e delle strumentalizzazioni interessate altrui), dobbiamo essere consapevoli che la sostanza di quanto detto venerdì dal nostro presidente resta:
1. Berlusconi ha chiarito che l'euro è uno strumento non è il fine dell'Europa.
2. Per questo il governo Monti, a fine mese, deve con vigore ottenere quanto chiesto lo scorso anno dal nostro governo e sostenuto da tutti gli economisti di buon senso: la Banca Centrale Europea sia la banca dell'Europa e dunque sia garante dei debiti pubblici dei Paesi dell'euro e, se necessario, stampi moneta.
3. L'esempio del Giappone, che ha un debito pubblico doppio del nostro ma ha alle spalle una banca nazionale garante e per questo non è oggetto di attacchi speculativi è sotto gli occhi di tutti.
4. Berlusconi ha chiarito che, qualora la signora Merkel continui a opporsi alle nostre richieste, due sono le soluzioni possibili: l'Italia esce dall'euro, ovviamente continuando a fare parte dell'Unione Europea; oppure la Germania esce dall'euro.
5. L'Europa è stata costruita per garantire pace e sviluppo a tutti i popoli che ne fanno parte, non solo alla Germania.
Questi sono i capisaldi del ragionamento fatto da Silvio Berlusconi venerdì. Questa è la linea sulla quale il Popolo della Libertà incalzerà il governo Monti.
Grazie per l'attenzione. Buona domenica,
on. Antonio Palmieri
responsabile internet PDL.".
Com'è noto, il presidente Berlusconi aveva lanciato una provocazione in cui l'Italia sarebbe uscita dall'Euro se l'Unione Europea (o meglio, la Germania) non avesse ascoltato la nostra voce.
Quella del presidente Berlusconi era solo un battuta e come tale va presa.
Tuttavia, il senso più profondo di essa rimane.
Infatti, c'è un grosso problema che è rappresentato di questo Euro che non ha dietro un'istituzione politica, che è retto e diretto dalla Banca Centrale Europea e che è alla mercé dei Paesi più forti, come la Germania.
Quest'ultima, con una certa tracotanza, sta facendo il bello ed il cattivo tempo.
Così, si rischia di danneggiare i Paesi, come l'Italia.
Del resto, la Germania ha guadagnato molto dall'Euro.
L'Euro, infatti, ha annichilito la concorrenza di Paesi (come l'Italia) che svalutando la propria moneta potevano reggere di fronte allo strapotere tedesco.
Oggi, questa cosa non è più possibile.
Sarà questo a determinante nel fallimento dell'Euro.
Gli imperi che puntano accentrare tutto su una sola area (come l'Impero Francese di Napoleone Bonaparte o il Terzo Reich) sono destinati a fallire.
L'Europa finirà così, se non cambia rotta.
Cordiali saluti.
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