Con questo titolo ironico, commento la vicenda citata nell'ottimo articolo scritto di Stefano Magni su Facebook, il quale è intitolato "Dito medio contro Salvini. Adesso odiare è "un diritto"".
Ne riporto uno stralcio:
"Scene di politica nell’era dei social network. La ragazza 19enne di nome Erika si ritrova sullo stesso volo di Matteo Salvini, senatore ed ex ministro degli Interni. Evidentemente la sicurezza è bassa e Salvini dorme, dunque lei, dimostrando una certa spigliatezza, si avvicina, mostra il dito medio (segno inequivocabile di disistima, quanto meno) mentre si fa il selfie col “capitano”. Poi manda il tutto sul suo profilo Instagram. Salvini, quando si sveglia, vede che la foto sta già diventando virale (noi non la pubblichiamo, per evitare che diventi ancor più virale, ndr). Che fa, denuncia? No, rilancia. E commenta, a modo suo: “Che bello viaggiare in compagnia di personcine educate! Poi magari vanno in piazza per combattere odio, violenza e maleducazione”".
Nemmeno io pubblicherò la foto, per non farla divenire ancora più virale.
Purtroppo, sembra che l'odio non sia tutto eguale poiché quando è di sinistra sembra che diventi un "diritto".
Questo è un dato di fatto.
Sembra che la sinistra possa permettersi tutto.
La sinistra può permettersi di lanciare attacchi alle persone, può causare problemi nelle manifestazioni altrui e può arrivare anche ad evocare "Piazzale Loreto".
Per quanto non abbia in simpatia il fascismo, quanto accaduto a Piazzale Loreto non fu una pagina tanto onorevole.
Benito Mussolini avrebbe dovuto subire un processo simile a quello fatto ai nazisti a Norimberga.
Visto che questi soloni di sinistra parlano tanto di "Stato di diritto" deve essere sempre ricordato che in uno Stato di diritto un imputato ha diritto di essere processato da persone qualificate.
Se avessero avuto tanto a cuore lo Stato di diritto, i partigiani che presero Mussolini avrebbero dovuto consegnarlo agli Alleati e farlo processare a Norimberga, invece di ammazzarlo a Dongo ed appendere il suo cadavere a Piazzale Loreto.
Negli Stati di diritto funziona così.
Visto che questi soloni di sinistra parlano tanto di "Stato di diritto" deve essere sempre ricordato che in uno Stato di diritto un imputato ha diritto di essere processato da persone qualificate.
Se avessero avuto tanto a cuore lo Stato di diritto, i partigiani che presero Mussolini avrebbero dovuto consegnarlo agli Alleati e farlo processare a Norimberga, invece di ammazzarlo a Dongo ed appendere il suo cadavere a Piazzale Loreto.
Negli Stati di diritto funziona così.
Evocare Piazzale Loreto per persone come Matteo Salvini e Giorgia Meloni (che di certo non hanno neppure nulla a che fare con il fascismo) è vergognoso e non è certo un tono degno di un Paese civile e democratico.
Esprimo la mia solidarietà a Salvini e a Meloni e a tutti coloro che in questi giorni hanno subito attacchi veramente inverecondi.
Esprimo la mia solidarietà a Salvini e a Meloni e a tutti coloro che in questi giorni hanno subito attacchi veramente inverecondi.
Questa sinistra dice di combattere l'odio ma in realtà lo semina e sta trasformando il nostro Paese in un girone infernale.
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