La macchina del fango contro Trump è sempre in moto

Durante il vertice NATO che c'è stato Londra, c'è stato il discutibile siparietto da parte del premier canadese Justin Trudeau, il quale ha deriso il presidente USA Donald Trump, con altri leader politici. 
Tra questi, vi erano il presidente francese Emmanuel Macron, il premier olandese Mark Rutte ed il premier britannico Boris Johnson.
Quest'ultimo ha preso le distanze, dicendo di non avere deriso Trump.
Dal canto suo, Trump ha replicato a Trudeau, definendolo un "uomo a due facce", per il fatto di non avere contribuito alla NATO.
Ora, la cosa veramente assurda è il fatto che un quotidiano come il "Corriere della Sera" si metta a fare dei titoli come quello riportato in questa foto.
Il titolo è quello dell'articolo di Massimo Gramellini e recita "Ride bene chi ride Trump".
Ora, leggendo l'articolo, posso essere parzialmente concorde solo sulla sua ultima parte, la quale recita:

"Da scrittorello di una provincia dell’impero quale sono, trovo molto più comodo sfottere Trump che affrontarlo. Ma da individui come Macron, che si qualificano come statisti e sono lì a rappresentare anche i miei interessi, mi aspetterei che fossero un po’ più coraggiosi del sottoscritto".

Ora, i personaggi che hanno sfottuto Trump hanno dimostrato di essere degli omuncoli.
Su questo possiamo essere d'accordo tutti.
Perché non affrontano Trump sui temi e direttamente, invece di fare i pettegoli come le comari al mercato?
Poi, sul fatto che Macron possa rappresentare gli interessi anche di noi italiani, ci sono seri dubbi.
Macron fa gli interessi solo della Francia.
Smettiamola con questa cretinata dell'Europa pacifica e solidale.
Però, il fatto che il "Corriere della Sera", il massimo quotidiano italiano, faccia dei titoli come questo, schierandosi di fatto, non è bello.
Un giornale come il "Corriere della Sera" non dovrebbe schierarsi.
Trump dovrebbe mettere altri bei dazi sui prodotti francesi.
Così, farebbe perdere il sorriso strafottente a quel pallone gonfiato di Macron.
Poi, dovrebbe sistemare anche l'altro pallone gonfiato che gli sta sul confine settentrionale, con misure sui prodotti canadesi.
Forse, Trudeau cerca popolarità.
Deve essere ricordato che al voto popolare il premier canadese ha visto una perdita di consensi alle elezioni federali che si sono tenute il 21 ottobre scorso.
Il suo partito ha più seggi solo per effetto della legge elettorale.
I palloni gonfiati debbono essere sgonfiati.
La macchina del fango contro Trump deve cessare di funzionare.
Trump deve essere giudicato per quello che fa.
                                                              Morris Sonnino-Antonio Gabriele Fucilone