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sabato 21 dicembre 2019

Adesso, anche festeggiare il Capodanno diventa "nazismo"

https://www.liberoquotidiano.it/
Sul quotidiano "Libero", vi è un articolo intitolato "Vienna epura il concerto di Capodanno: è nazi".
Questo è uno stralcio del succitato articolo scritto da Andrea Cionci:

"«Taratà, taratà, taratà ta tà!». Chi di noi non ha mai canticchiato la Marcia di Radetzky scritta da Johan Strauss senior nel 1848: agli italiani la musica piace a prescindere e poco ci importa se il brano fu composto in onore del Feldmaresciallo Johann Joseph Wenzel, conte Radetzky (1766-1858), colui che represse i moti di Milano del 1848 e vinse la Prima guerra d' indipendenza, riportando sotto il tallone asburgico l' intero Lombardo-Veneto.


Il Concerto di Capodanno dal Musikverein di Vienna si avvicina per aprire festosamente il 2020, ma il politicamente corretto doveva regalarci fin da subito una chicca intervenendo con le sue pedantesche censure anche su un evento così tradizionalmente elegante, colto e soprattutto innocuo.


Sapevate infatti che quel ritmico applauso finale sulla Radetzky Marsch, che univa adulti e bambini in un connubio coi professori d' orchestra, scaturisse dalla zampata propagandistica del Terzo Reich? Eh già, perché l' arrangiamento musicale eseguito fino ad oggi è di Leopold Weninger, (1879-1940) un compositore che era iscritto allo NSDAP, il Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori. Ebbene, il nuovo direttore dei Philarmoniker di Vienna, il lettone Andris Nelsons, si è rifiutato di dirigere questa versione e ha commissionato all' archivio dell' orchestra la stesura di un nuovo arrangiamento che il primo violino Daniel Froschauer descrive come «finalmente libero dalle ombre brune del passato»".

Che il nazismo abbia asservito la storia alla propaganda è vero.
Che ciò sia stato indebito è altrettanto vero.
Però, arrivare ad epurare il concerto di Capodanno è una follia. 
Infatti, essere contro idee come nazismo, fascismo e comunismo è doveroso.
Però, le epurazioni e le censure sono atti di pura follia.
Allora, stando così le cose, noi non dovremmo più ascoltare la musica di Giacomo Puccini?
Puccini aveva delle simpatie per Benito Mussolini ed il fascismo. 
Queste sono le parole scritte nei primi anni '20 da Puccini:

"Se non c' è un governo forte, con a capo un uomo dal pugno di ferro, come Bismark una volta in Germania, come Mussolini, adesso in Italia, c' è sempre pericolo che il popolo, il quale non sa intendere la libertà se non sotto forma di licenza, rompa la disciplina e travolga tutto. Ecco perché sono fascista: perché spero che il fascismo realizzi in Italia, per il bene del Paese, il modello statale germanico dell' anteguerra".

Allora, smettiamola di evocare i fantasmi di Benito Mussolini e di Adolf Hitler ad ogni piè sospinto, solo perché sull'Europa di oggi soffia il vento del sovranismo.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella 
Parliamoci chiaro: oggi, i sovranisti vincono.
Però, se i sovranisti vincono ci sarà un perché?
Forse, questi europeisti non si pongono qualche domanda, invece di continuare a parlare di fascismo e di nazismo che starebbero tornando?
Ora, i cosiddetti "antifascisti" hanno bloccato la manifestazione del presepe vivente nella città francese di Tolosa.
Il concerto di Vienna sarà censurato.
Vi pare normale tutto ciò?
Questo è il declino di questa miserabile Europa.

                                                    Antonio Gabriele Fucilone-Morris Sonnino 

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