Buon Natale ai cristiani perseguitati

Consiglio di leggere l'articolo scritto sul suo blog "Stand up and Fight" dall'amica e collaboratrice Francesca Padovese che è intitolato "Buon Natale!".

Oggi, è il giorno di Santo Stefano Protomartire, il primo martire cristiano.
Egli perdonò coloro che lo lapidarono.
Ancora oggi, molti cristiani non possono celebrare il Natale.
Basti pensare a molti Paesi islamici, Paesi in cui convertirsi ad una religione diversa dall'Islam può comportare la morte.
Basti pensare anche a Paesi come la Cina, in cui vi è un regime liberticida che vuole asservire la Chiesa ai suoi voleri.
Noi, invece, abbiamo la fortuna di festeggiare il Natale ma, in nome del "politicamente corretto", lo stiamo riducendo ad una festa sociale.
Chi cerca di ricordare il vero significato del Natale, subisce il dileggio e viene accusato di essere "retrogrado", "fascista" e quant'altro.
Un mio pensiero va anche ai cristiani di quella terra che noi chiamiamo Terra Santa, la terra in cui Gesù Cristo nacque, operò, morì e (per chi come me ci crede) risorse.
I cristiani di quella terra godono di grandi diritti grazie allo Stato di Israele, unico Stato legittimo.
Purtroppo, Israele è sotto la minaccia dei terroristi palestinesi.
Anche questa notte, una notte che avrebbe dovuto essere santa e di pace, i terroristi palestinesi hanno attaccato Israele.
Dunque, chiedo a tutti di pregare anche per i soldati dell'esercito israeliano, un esercito che nelle sue file ha anche dei cristiani e che tutela la sicurezza dei nostri correligionari in quella terra.
Se pur in ritardo, auguro buon Natale tutti i cristiani in difficoltà.