Le mie posizioni politiche sono note, sono orgoglioso di esse e le difendo fino alla morte, pur rispettando le idee degli altri.
Io credo in certi valori.
Rispetto tutti ma chiedo rispetto per la mia persona e che si evitino certe supposizioni sul sottoscritto.
Per esempio, rispondo a chi ha scritto che vado in bicicletta per dieci ore con il cellulare in mano, come se fossi un perdigiorno.
Il fatto che io vada in bicicletta è un affare mio.
Magari, qualcuno non potrebbe pensare che io vada in bicicletta per recarmi in un posto in cui debbo andare per forza.
Ho la patente ma utilizzo poco l'automobile.
Inoltre, riguardo al cellulare, io uso lo strumento in questione, per esempio, per riprendere qualcosa che mi può interessare.
Uno degli ultimi video che ho fatto, postato sul mio canale Youtube, mostra la statua-stele che è murata nel campanile della pieve dei Santi Cosma e Damiano di Barbassolo, località del Comune di Roncoferraro, in Provincia di Mantova.
Riguardo a quella statua-stele, ho scritto degli articoli.
Delle statue-stele simili si trovano nel castello del Piagnaro, a Pontremoli, in Provincia di Massa Carrara.
Questo ci può indurre a pensare che i Liguri siano stati anche nella zona di Roncoferraro.
I Liguri furono un popolo vissuto nel II secolo A.C..
Uno degli articoli in questione è su "La Civetta", la rivista dell'Associazione Culturale "Pensiero e Tradizione" di Mantova, con cui ho il piacere di collaborare.
Chi lo vorrà, potrà chiedere una copia del n° 21 del settembre 2017, il numero in cui vi è l'articolo in questione.
Sarebbe bello fare una ricerca storica più approfondita sul caso e penso che ciò possa fare bene al Comune di Roncoferraro. Sia chiaro, questa è una mia personale posizione.
Dato che io cerco di non fare supposizioni sugli altri, per rispetto, questi ultimi evitino di farle su di me.
Inoltre, l'aggettivo che mi è stato rivolto per un complimento fatto ad una persona che da sempre stimo sinceramente, la quale ha avuto un discreto risultato alle elezioni comunali qui a Roncoferraro, in Provincia di Mantova, non merita commenti.
Io non ho mai chiesto nulla a nessuno e non sono un ruffiano.
Quando stimo una persona, la stimo veramente.
Aggiungo anche che ho sempre mangiato a casa mia e non in casa di altri.
Dunque, respingo al mittente certe affermazioni sulla mia posizione lavorativa e sul fatto che io sia stato inoccupato per un certo periodo di tempo.
Lavoro come stagista presso un'azienda della mia zona. Quindi, lavoro con contratto temporaneo.
Visto che ci si impiccia degli affari degli altri, ricordo che io do il mio contributo in casa.
Questo è affare mio ma visto che qualcuno ha fatto certe affermazioni (che non ho gradito per niente) tengo a dare una risposta.
Un figlio è tenuto a dare un contributo alla famiglia fintanto che convive con essa.
Il contributo deve essere dato in proporzione del reddito percepito.
Per esempio, se percepissi 4.000 Euro al mese, che non percepisco, darei un contributo in proporzione a quel reddito.
Questo è detto dalla legge, che io rispetto.
Quindi, prima di mettere mano alla tastiera e di scrivere delle cose non vere, bisogna contare fino 100.
Posso accettare uno scontro ideologico (anche acceso) ma penso che il rispetto per le persone sia sempre dovuto.
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