Purtroppo, non sono munifico e di certo uno stagista che guadagna 350 Euro al mese non può fare nulla, se non tentare di sensibilizzare l'opinione pubblica.
Questo santuario è un pezzo di storia ed è un esempio di arte e (per l'appunto) di storia.
Esso fu costruito per volere del mantovano Vincenzo Grimani (26 maggio 1655-26 settembre 1710).
Questi fu abate commendatario di Lucedio e fu un parente dei Gonzaga.
Si può dire che la chiesa in questione sia un bell'esempio di barocco.
La storia di questa chiesa fu intrecciata con la leggenda dello "Spartito del diavolo".
Ho già scritto di esso su "La Civetta" e non è detto che non faccia il bis.
A parte questa storia di misteri e di diavoli, l'edificio è di per sé un importante testimonianza dell'epoca barocca.
Inoltre, quando si pensa ad un santuario, si pensa anche ad un luogo di devozione popolare.
Lasciarlo nell'incuria più totale non offende solo Dio (per chi come me è credente) ma offende anche il buonsenso umano e l'arte stessa.
Sarebbe bello, per esempio, se la chiesa fosse riconsacrata e resa nuovamente idonea per la messa o per fare recitare il Rosario, che è anche la migliore arma contro il maligno.
Una cosa del genere ridarebbe vita ad una comunità e renderebbe fruibile il monumento anche dal punto di vista culturale.
Tenere nell'incuria un edificio del genere è uno scempio.
Forse, specialmente qui a Roncoferraro, qualcuno mi prenderà in giro, dopo che avrà letto l'articolo.
Però, voglio ricordare che luoghi simili sono anche simboli della nostra cultura.
Se noi non rispettiamo i simboli della nostra cultura non rispettiamo noi stessi.
Un popolo che perde il rispetto verso sé stesso non merita neppure di esistere.
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