La fibromialgia è una sindrome particolarmente debilitante.
Essa è caratterizzata da dolori muscolari e ai tessuti fibrosi, da astenia, da problemi cognitivi, da disturbi del sonno e da depressione ed altre problematiche.
Coloro che ne sono affetti hanno cali di serotonina, con conseguenti disturbi di ansia e depressione.
La sua eziopatogenesi non è nota.
Non si tratta di un disturbo psichico, anche se lo stress psicofisico e l'ansia possono incidere sulla psiche, e tuttora alcuni specialisti la vedono come un insieme variegato di sintomi spesso trattati come psicologici, in quanto parzialmente simili agli effetti fisici del disturbo depressivo.
Ci sono molte teorie su questa sindrome, da quella della familiarità a quella dell'attività lavorativa ricondotta dal soggetto debilitato.
C'è chi ritiene che essa sia una sindrome autoimmune.
Certamente, la fibromialgia rappresenta un problema per chi ce l'ha.
La mia carissima amica Silvia Morelli ne soffre e mi racconta molte riguardo a ciò che tale sindrome fa nel suo organismo.
L'auspicio è che si parli di più di questo problema e che si faccia più ricerca per risolverlo.
So che in Israele si sta facendo molta ricerca.
Risolvere il problema della fibromialgia significherebbe migliorare la qualità della vita delle persone che ne soffrono.
Penso, ad esempio, alla vita sociale.
Ognuno ha diritto di averne una.
La fiobromialgia si pone certamente come un ostacolo per la vita sociale di una persona che ne soffre.
Dunque, il problema deve essere studiato e risolto.
Auguro ogni bene all'amica Silvia e a coloro che ne soffrono.
Nessun commento:
Posta un commento