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mercoledì 26 giugno 2019

I cristiani palestinesi perseguitati...dagli stessi palestinesi

Su "The Gatestone Institute", vi è un articolo intitolato "Il dramma represso dei cristiani palestinesi".
Ne riporto codesto stralcio:

"In un momento in cui i cristiani di tutto il mondo musulmano subiscono una serie di persecuzioni, il dramma dei cristiani palestinesi viene raramente ascoltato.

Però esiste. Open Doors (Porte Aperte), il gruppo impegnato nella tutela dei diritti umani che monitora le persecuzioni dei cristiani, rileva che i cristiani palestinesi subiscono livelli "elevati" di persecuzione, la cui fonte è, nelle sue parole, "l'oppressione islamica":


I convertiti dall'Islam al Cristianesimo, tuttavia, sono maggiormente colpiti dalla persecuzione, ed è difficile per loro riuscire a entrare in contatto con le chiese esistenti sul territorio. In Cisgiordania, vengono minacciati e sottoposti a forti pressioni; a Gaza, la loro situazione è talmente pericolosa che vivono la loro fede cristiana nella massima segretezza. (...) L'influenza dell'ideologia islamica radicale è in fase crescente e le chiese storiche sono costrette a essere particolarmente caute e diplomatiche nel loro approccio con la comunità musulmana.

Detto questo, mentre le notizie sulle persecuzioni dei cristiani provengono regolarmente da altre regioni a maggioranza musulmana nel mondo – Pakistan, Egitto e Nigeria, tanto per fare tre esempi – si parla poco di quei cristiani che vivono sotto l'Autorità palestinese.

Per quale motivo? Perché subiscono meno persecuzioni rispetto ai loro correligionari del mondo musulmano? O a causa della loro situazione singolare – poiché vivono in un'arena molto controversa con molte dispute politiche e mediatiche in gioco?".

L'articolo è di Raymond Ibrahim.
Evidentemente, fa comodo a qualcuno non dire nulla di ciò che sta accadendo ai cristiani arabi delle terre che qualcuno vuole spacciare per "Palestina", la West Bank (o Cisgiordania) e la Striscia di Gaza. 
A qualcuno fa comodo omettere ciò per gettare fango sullo Stato di Israele, il quale è Stato laico che garantisce libertà e diritti a tutti, cristiani compresi.
Nella messa di Natale, il presidente della sedicente Autorità Nazionale Palestinese si fa vedere nella basilica della Natività di Betlemme.
Però, nel territorio da lui governato, i cristiani hanno problemi.
I problemi dei cristiani non sono causati dagli israeliani ma dagli stessi connazionali musulmani.
La situazione peggiora a Gaza, ove governa in movimento terroristico islamista: Hamas.
Eppure, tutto ciò è taciuto dai nostri mass media.
Questo è il dato di fatto ed è fonte di grande vergogna per questa Europa che, in nome del "politically correct" e dell'atavica ostilità agli ebrei, impedisce alla gente di conoscere la verità.

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