L'articolo ricorda queste parole che furono pronunciate nel 2002 da Yusuf al Qaradawi, uno dei massimi dirigenti dei Fratelli Musulmani:
"Con le vostre leggi democratiche, noi vi colonizzeremo. Con le nostre leggi coraniche noi vi domineremo".
Queste parole non furono diverse da quelle pronunciate dal nazista Joseph Goebbels:
"Uno degli aspetti più ridicoli della democrazia rimarrà sempre il fatto che essa abbia offerto ai suoi nemici mortali i mezzi mediante i quali distruggerla".
Il fatto che uno si fosse chiamato Joseph e l'altro Yusuf fu una coincidenza inquietante.
In realtà, il vero punto non è la democrazia ma è il nichilismo che si sta affermando in Europa.
Per esempio, in nome della "laicità" si è deciso di ridurre la religione a mero fatto privato di ogni persona.
In realtà, la religione non è solo un fatto privato.
Per farvi capire ciò, porto all'attenzione queste parole scritte dall'amica Chantal Fantuzzi su Facebook:
Poiché è veramente vergognoso che l'ora di religione si sia ridotta ad un'ora ricreativa, nella quale gli insegnanti spaziano da sterili discorsi buonisti, alla propaganda islamica!
Cultura, non fede. E la cultura, a differenza della fede, nella scuola dev'essere obbligatoria".
Al di là del fatto che io sia un cattolico praticante, e che quindi per me vi sia anche un discorso di fede, Chantal ha focalizzato bene il punto.
Questa Europa nasce dall'unione tra Gerusalemme, Atene e Roma.
Questa Europa nasce dall'intreccio tra la tradizione giudaico-cristiana e quella greco-romana.
Penso, per esempio, all'ebreo Filone d'Alessandria (20 A.C.-45 D.C.).
Penso ai Padri Cappadoci (IV secolo D.C.).
Chantal ha fatto benissimo a citarli.
Penso a Papa Silvestro II (Gerberto d'Aurillac, tra il 940 ed il 950-12 maggio 1003).
Penso a Sant'Alberto Magno (1206-15 novembre 1280).
Posso andare avanti, citando altri uomini della tradizione giudaico-cristiana, i quali fecero cultura e trasmisero il sapere dell'Epoca Antica.
In nome della "laicità", certi uomini della politica e della cultura di oggi, vogliono che tutto ciò non si sappia.
Questo sta uccidendo la nostra società.
Noi rischiamo di perdere la nostra identità e di farci imporre dagli altri la loro.
Nessun commento:
Posta un commento