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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 22 giugno 2019

Nica Hierusalem/ La piccola Gerusalemme

Pì persecutio accussì fuiri...
cum vuluntati 'n terra di Toscana...
vinniru...et cum sapientia...
li giudii 'n Pitijjanu...
ca accussì s'attrovaru...
et Nica Hierusalem nascìu...
cum lu Libbru ca purtaru.

Italiano:

Per persecuzione così fuggire...
con volontà in terra di Toscana...
vennero...e con sapienza...
i giudei in Pitigliano...
che così si trovarono...
e la Piccola Gerusalemme nacque...
col Libro che portarono.


Questa mia poesia, scritta in maccheronico-siciliano ed in italiano, parla di Pitigliano, una cittadina della Provincia di Grosseto.
Questa cittadina è tra le mie potenziali mete per un viaggio.
Certo, per ora non posso progettare nulla.
Uno stagista che non ha diritto alle ferie e che prende 350 Euro al mese non può certo fare progetti di codesto tipo.
Spero di potermi riscattare un giorno.
Mi piacerebbe fare un bel viaggio a tappe da nord a sud, fino ad arrivare alla mia amata Sicilia, e visitare vari luoghi.
Questo è un mio sogno.
Lo realizzerò?
Solo Dio lo sa.
Ora, parlo di Pitigliano.
Pitigliano è stata ribattezzata la "Piccola Gerusalemme".
Ciò non è un caso.
La prima notizia di Pitigliano risale al 1061.
Il suo nome appare in una bolla di Papa Niccolò II (Gerardo di Borgogna, 980-27 luglio 1061) che fu inviata al prevosto della cattedrale di Sovana.
Essa fu in mano ai conti Aldobrandeschi.
Nel 1263, Anastasia, figlia della contessa Margherita Aldobrandeschi, sposò Romano Orsini, portando in dote la Contea di Pitigliano.
La sede della contea fu trasferita a Pitigliano.
Gli Orsini impedirono a Siena  e ad Orvieto di prendersi Pitigliano e la contea.
Lo stesso accadde con la Firenze dei Medici.
Tuttavia, per colpa dei debiti, Niccolò IV Orsini cedette la fortezza ai Medici.
Nel 1604, l'intera contea passò ai Medici, poiché il conte Gian Antonio Orsini fu indebitato.
I Medici non seguirono la città che cadde in declino.
Pitigliano tornò a risplendere nel 1737, con i Lorena.
Pitigliano ha una storia con l'Ebraismo.
A partire dal XVI secolo, molti ebrei furono accolti dagli Orsini per scampare alle persecuzioni.
Basti pensare a ciò che accadde durante il pontificato di Papa Paolo IV (28 gennaio 1476-18 agosto 1559).
Durante il suo pontificato (che iniziò nel 1555 e finì con la sua morte) gli ebrei di Roma furono rinchiusi nel ghetto e (a differenza di quanto accadde durante i pontificati dei più tolleranti ed equilibrati precedessori, come Papa Clemente VII e Papa Paolo II) furono vessati.
Anche successivamente (nel 1569 e nel 1593) gli ebrei furono espulsi dallo Stato della Chiesa.
L'arrivo degli ebrei creò a Pitigliano una grande vita culturale.
Essi diedero un forte contributo anche allo sviluppo agricolo.
Durante la II Guerra Mondiale, la città subì i rastrellamenti da parte dei nazisti.
Bel 22 persone furono deportate.
Altri ebrei di Pitigliano si dispersero nelle zone limitrofe, con le protezioni dei cattolici.
Il 18 marzo 2002, l'Istituto dello Yad Vashem di Gerusalemme ha conferito l'alta onorificenza dei Giusti tra le Nazioni a Luciano Dainelli con i genitori Vincenzo e Adele Dainelli, a Stefano e Adele Perugini con il figlio Sem, ad Agostino e Annunziata Nucciarelli, a Domenico e Letizia Serri Simonelli, a Martino e Maria Bisogni e, il 30 maggio 2002, a Fortunato Sonno.
Il 19 febbraio 2008 anche il signor Pietro Felici è stato riconosciuto dal medesimo istituto.
Dunque, Pitigliano ha una storia che merita rispetto.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".