Questo è uno stralcio:
"Mi sono reso conto del disastro nel quale si trova il governo italiano il 3 giugno 2019 alla conclusione della lunga esternazione del presidente del Consiglio, il povero Giuseppe Conte. Perché lo chiamo povero?, mi domanderà qualche lettore del Bestiario. Pansa svegliati!, stai parlando del presidente del Consiglio. Lo so bene, purtroppo. Ma dopo la lunga esternazione nella sala stampa di Palazzo Chigi, trasmessa in diretta televisiva affinchè l’ascoltassero anche gli italiani più restii a occuparsi di politica, come ha concluso il suo discorso? In un modo assurdo, per niente all’altezza della crisi politica che sta distruggendo il governo italiano. Si è limitato a dire ai partiti di maggioranza: se non la smettete di farvi la guerra, io Giuseppe Conte forse darò le dimissioni. Invece avrebbe dovuto dire, con tutta la grinta che gli è rimasta: cari signori, state litigando troppo, io mi sono stancato di farvi da servitore e prima che scenda la notte su Palazzo Chigi mi recherò da quel galantuomo di Mattarella, il capo dello Stato, darò le dimissioni e me ne tornerò al mio studio di avvocato a Firenze.
Ma il premier Conte si è ben guardato dal dirlo. E si è limitato ad aspettare le domande dei giornalisti presenti alla conferenza stampa. Ma le domande non sono venute. O per essere precisi, sono arrivate da poche croniste. Queste signore o signorine mi hanno confermato in una convinzione sulla quale rifletto da tempo. Anche nella carta stampata, come in tanti altri settori della vita pubblica, le femmine stanno prevalendo sui maschi. Leggo dieci quotidiani al giorno e osservo che la grande maggioranza degli articoli è firmata dal gentil sesso. Tanto che comincio a pensare che, prima o poi, anche il direttore del Corriere della sera risulterà una balda signora cinquantenne che ha l’aspetto di una trentenne sexy pronta a mostrare le gambe al primo televisionista di passaggio".
In poche parole, il premier Giuseppe Conte non ha detto cosa farà.
Conte deve dirci cosa farà.
Evidentemente, il Governo è nel caos più totale.
Effettivamente, sembra che il Governo sia diviso in due.
Da una parte, c'è il Movimento 5 Stelle, il quale vuole il reddito di cittadinanza ed è giustizialista, e dall'altra, c'è la Lega, che vuole l'autonomia e le misure per l'impresa.
Questo Governo sembra un mostro a due teste che non hanno una direzione unica.
Anzi, esse sono in conflitto e non riescono a scegliere la direzione da prendere.
Conte è in ambasce e si vede.
Non sa che direzione prendere.
Infatti, se egli ascoltasse il Movimento 5 Stelle, la Lega gli creerebbe dei problemi.
Se ascoltasse la Lega, il Movimento 5 Stelle sarebbe capace di sfiduciarlo sul web.
Tra un po', l'avvocato non saprà neppure a quale santo votarsi.
Tra un po', l'avvocato non saprà neppure a quale santo votarsi.
Il problema è che questo Governo mette in ambasce anche il nostro Paese.
L'Unione Europea fa pressioni e la gente continua ad avere problemi.
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