Palora Johannis Mallei/ Parola di Giovanni del Mazzuolo

Castìu...ca a dari appi...
quannu accussì fici...
d'omu...ad ogni mali...
certu 'n nomine guberni...

ju, Johannes Mallei,
ma raggia appi cuntru di mia...
pirchì dû putenti piaciri fici...
puru cuntru l'anima pia.

Italiano:

Castigo...che a dare ebbi...
quando così feci...
d'uomo...ad ogni male...
certo in nome del governo...
io, Giovanni del Mazzuolo, 
ma rabbia ebbi contro di me...
perché del potente piacere feci...
pure contro l'anima pia.

Questa mia poesia (in maccheronico-siciliano ed in italiano) è una "pasquinata".
Nel Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie, che si trova vicino a Curtatone, in Provincia di Mantova, vi sono le statue-ex voto di persone miracolate per intercessione della Madonna.
Una di queste è nota con il nome di Giuanin dla Masoeula, Giovanni del Mazzuolo.
Il personaggio ritratto da essa faceva il boia.
Quando ero piccolo, quella statua mi terrorizzava.
Allora, io mi sono "vendicato" facendola diventare una "statua parlante".
Le parole della mia poesia sono state "messe in bocca" al personaggio e (per una mia "vendetta") ho deciso di "farlo parlare" in siciliano e non in mantovano.
Battute a parte, deve essere detto che il tema della giustizia è spesso controverso.
A volte, la giustizia riesce nell'intento di fare rispettare la legge ma altre volte riesce a creare solo ingiustizie.
Infatti, basta un giudice incapace, asservito ad una certe élite culturale o (peggio ancora) corrotto per avere un'ingiustizia.
Così, chi esegue la condanna perpetra l'ingiustizia.
Come disse Edmund Burke, più grande è il potere, più pericoloso è il suo abuso.
Quando c'è un'élite che prende il potere o che (secondo le teorie di Antonio Gramsci) prende i gangli vitali dello Stato, anche la giustizia rischia di diventare ingiusta.
Per esempio, si usa la giustizia per colpire gli avversari politici.
Il tema è attuale.