Esso è stato scritto da Giuseppe Crimaldi.
Ve ne riporto questo stralcio:
"Nessuno mette in luce, ad esempio, uno degli aspetti più inquietanti del nuovo fascismo e del nuovo razzismo targato “propal”. Oggi ho trascorso un paio d’ore navigando in Rete nel tentativo di ricostruire una minima mappa della galassia degli “amici” dei palestinesi (che poi altri non sono che odiatori di professione) cercando di capire meglio come sono strutturate e articolate.
Alla fine ho dovuto rinunciarvi, sommerso dalla immensità di un fronte che conta – solo in Europa e a Gaza – qualcosa come più di 500 gruppi e associazioni (numero approssimato per difetto). Sarebbe un bell’esercizio per tutti noi, amici di Israele, quello di addentrarsi in ciò che io ho provato a fare: lo sarebbe per rendersi conto di due cose.
La prima: la pervasività di tali formazioni (molte delle quali sostentate persino da istituzioni locali come le Regioni, Comuni e da non meglio identificati “amici” e finanziatori che portano loro vagonate di denari…); la seconda: il tratto comune di tutte queste associazioni e formazioni (centri sociali inclusi, anzi in primissima linea) che come comun denominatore hanno null’altro che l’odio verso gli ebrei e verso il popolo israeliano. In questo crogiuolo di livore denso è purtroppo caduta spesso persino l’Anpi, al cui interno viene concesso spazio a non pochi odiatori, senza se e senza ma".
L'antisionismo e l'ostilità verso Israele mettono insieme vari gruppi, da quelli comunisti a quelli islamisti, passando per i neofascisti.
Ora, questi gruppi hanno un collante nell'ostilità nei confronti del nostro sistema, fondato sul capitalismo e sulla cultura liberale.
Comunisti e neofascisti simpatizzano con i Palestinesi per l'ostilità verso il nostro sistema.
Per i neofascisti, Israele sarebbe legato alla "plutocrazia giudaico-massonica" e vedono ciò anche nell'ebreo, oltre a vedere in egli anche il fautore del socialismo marxista.
Per i comunisti, Israele sarebbe espressione del capitalismo americano e gli ebrei ne sarebbero i propugnatori.
Questi movimenti ragionano esattamente come ragionarono certi bizantini, prima della presa di Costantinopoli da parte dei Turchi, la quale avvenne il 29 maggio 1453.
Infatti, come i succitati bizantini preferirono il turbante turco alla mitra papale, così questi movimenti preferiscono la mezzaluna islamica alla kippah ebraica.
Però, essi non si rendono conto che così facendo perderanno la loro libertà e la faranno perdere anche agli altri.
Infatti, l'Islam è la negazione della persona intesa come essere senziente.
Dunque, sostenendo i Palestinesi, essi scelgono la distruzione della persona intesa come unità fondante di una società occidentale e libera.
Infatti, l'Islam è la negazione della persona intesa come essere senziente.
Dunque, sostenendo i Palestinesi, essi scelgono la distruzione della persona intesa come unità fondante di una società occidentale e libera.
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