Prima di iniziare, desidero rispondere ad alcune persone che mi chiedono di dire altre cose su Mauro da Mantova.
Io rispondo dicendo (e scrivendo) che per me la polemica con il signor Mauro si è chiusa con l'ultimo video.
Io sono un uomo di parola e mantengo ciò che dico.
Ho contestato le sue idee (che non mi piacciono) e questo basta ed avanza.
Sebbene abiti nella mia stessa provincia, non conosco personalmente la persona.
Quindi, non lo giudico come uomo. Giudico le sue idee, che non mi piacciono.
Detto questo, tratto il tema.
Il tema è esposto molto bene nel succitato articolo che è stato scritto da Antonio Rossitto.
Dell'articolo, riporto codesto stralcio:
"Per presunta frode ai disabili è finita nei guai la famiglia di Ciriaco De Mita, così come un familiare di Matteo Renzi. Sono solo esempi più clamorosi di un business della "solidarietà" che continua a crescere. E diventa sempre più opaco".
Ora, finché non ci sarà una sentenza definitiva, queste persone citate sono presunte innocenti.
Tuttavia, un interrogativo sulla questione della solidarietà c'è.
Se io fossi ricco sfondato, farei tanta solidarietà e mi farei anche una bella villa in stile Tudor in Toscana o nella mia Sicilia.
Se fossi ricco aiuterei tanta gente.
Invece, io non sono ricco.
Anzi, ho un lavoro temporaneo che durerà fino al 23 aprile, con uno stipendio basso.
Si tratta di un contratto come stagista.
Non è una situazione lavorativa ed economica che mi permette di farmi una casa ed una famiglia.
Dopo la scadenza del contratto, auspico di potere trovare un'altra occupazione.
Dunque, posso fare ben poco.
Però, quel poco di bene che posso fare lo faccio in maniera disinteressata e con cuore.
Purtroppo, c'è chi non la pensa così.
Penso, ad esempio, al caso delle Organizzazioni non governative, quelle che ci vogliono portare i migranti in casa.
Penso anche ad altre realtà associative analoghe.
In certi giri, vi è un intreccio tra solidarietà e business.
Basti leggere il libro "Profugopoli" di Mario Giordano.
Qui sta il problema poiché si tratta di un mondo con molte situazioni opache e border line tra la legge e l'illegalità.
Si debbono rivedere molte leggi, per risistemare questa situazione che rischia di creare sfiducia in tutte le azioni di solidarietà delle persone.
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