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sabato 16 marzo 2019

La Kabbalah

Questa foto postata su Facebook dall'amica Silvia mi ha incuriosito molto nei confronti della Kabbalah ebraica.

La foto in questione mostra una vetrata con le dieci Sefirot, che rappresentano i dieci strumenti con cui Dio si rivela.
Questa mia amica mi ha suggerito di cercare alcune parole. Cito queste : Nefesh, Ruach, Neshamh, Chayyah e Yehidah.
Queste parole indicano i cinque livelli dell'anima per la Kabbalah.
Ora, "Nefesh" indica la natura animale della persona.
Il termine "Ruach" indica lo Spirito.
Il termine "Neshamah" indica l'"anima suprema" che separa l'uomo dagli altri esseri.
Il termine "Chayyah"  indica la pare dell'anima che permette alla persona di avere la consapevolezza della forza vitale divina.
Il termine "Yehidah" indica il piano più alto dell'anima, quello in cui l'uomo può unirsi a Dio.
Dunque, qui sorge una domanda: cos'è la Kabbalah?
Termine Kabbalah (o Cabala) significa "ricevuta" o "tradizione".
Esso indica tutti quei movimenti esoterici ebraici sorti a partire dalla distruzione del II Tempio di Gerusalemme, nel 70 AD.
Tuttavia, nel senso stretto, la Kabbalah si diffuse tra il XII ed il XIII secolo.
Essa è una serie di insegnamenti che rappresentano il livello più profondo dell'ebreo, poi manifesto nel metodo di interpretazione esegetico della Torah, il nostro Antico Testamento.
In seguito, essa fu adattata da cristiani, movimenti New Age, dai sincretisti e a dagli occultisti ai loro usi.
Dunque, la Kabbalah non è una fede religiosa in sé.
Essa arrivò qui in Europa nel Medio Evo.
Un esponente della Kabbalah fu Nahmanide, un rabbino ebreo-sefardita (nato a Girona) che visse tra il 1194 ed il 1269.
Egli fu discepolo di Isacco il Cieco (1160-1235).
Questi fu un provenzale.
Anche l'Italia ebbe noti cabalisti.
Uno di questi fu un tale Emanuele da Fano (1548-1620).
In ambito cristiano, la Kabbalah fu oggetto di interesse.
L'umanista Giovanni Pico della Mirandola (24 febbraio 1463-17 novembre 1494) studiò la Kabbalah.
Egli ebbe un'intera biblioteca di testi cabalistici.
Del resto, si può dire che i prima cabalisti ebrei siano stati degli umanisti ante-litteram, gente che che cercò di migliorare sé stessa ed il mondo studiando a fondo ciò che gli altri ignoravano.
Forse, a questo mondo servono tanti umanisti.



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