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sabato 30 marzo 2019

Nicosia MDLXX/ Nicosia 1570

Assedio di Nicosia, Giovanni Camoccio, 1573.
Lu 'Nfernu divintau...
Cypri capitali...
quannu lu turcu vinni...
ca 'n Sanctae Sophiae cattidrali...

dû Contarini, Paphiensis viscuvu,
martyr factu ca fu, 
comu d'autri sciaminatu...
lu sangu fu...comu morti...
et sclava diventau ogni dama...
et dâ cruci postu la spata pigghiau.

Italiano:

L'Inferno diventò...
di Cipro la capitale...
quando il turco venne...
che in di Santa Sofia cattedrale...
del Contarini, di Pafi vescovo, 
martire fatto che fu,
come d'altri...versato...
il sangue fu...come morte...
e schiava divenne ogni dama...
e della croce posto la spada pigliò.

La storia cipriota mi appassiona molto.
Mi appassiona molto, la storia di Cipro dell'epoca dei Lusignano (1192-1489) e dei Veneziani (1489-1571), come quell'assedio operato dai Turchi Ottomani, che nel 1571 conquistarono l'isola.
Da qui, mi è venuta l'idea di scrivere questa poesia.
Ora, vorrei ricordare che quanto accadde nel 1570, con l'assedio operato dai Turchi, e nel 1571, con caduta di Famagosta, ultima roccaforte veneziana ed il martirio del governatore Marcantonio Bragadin (21 aprile 1523-17 agosto 1571) fu un sacrificio per tutta la cristianità.
Infatti, durante l'assedio di Famagosta, si poté mettere insieme una flotta che poi sconfisse i Turchi a Lepanto il 7 ottobre 1571.
Particolarmente cruento fu l'assedio di Nicosia, capitale di Cipro.
Nicosia cadde il 9 settembre 1570 e fu un disastro.
I Turchi entrarono nella città e fecero ogni tipo di violenza.
Molte donne si suicidarono per non essere prese dai Turchi e portate via come schiave.
I Turchi attaccarono la cattedrale di Santa Sofia, ove vi era il vescovo di Pafo Francesco Contarini, che pronunciava l'ultimo sermone cristiano nell'edificio, con molti fedeli.
I Turchi sfondarono il portale ed entrarono nel luogo di culto, uccidendo tutti, vescovo compreso.
L'arcivescovo di Nicosa, Filippo Mocenigo (11 aprile 1524-1586) non era in sede e per questo scampò alla tragedia.
I Turchi si impossessarono della cattedrale, della quale furono distrutti e buttati fuori tutti gli arredi e gli ornamenti cristiani.
Fu distrutto anche il coro.
Poi, l'edificio fu lavato e trasformato in moschea con il nome di Selimiye Camii.
Il 15 settembre, fu fatta nell'edificio la prima funzione della preghiera musulmana del venerdì.
Nello stesso anno, gli furono aggiunti due minareti, il minbar ed il mihrab, la nicchia vuota che nelle moschee indica La Mecca.
Al momento del sermone, il primo imam di quella moschea, un tale Ahmet Efendi,  ebbe l'abitudine di salire al minbar (il pulpito degli edifici di culto islamici) con una delle spade usate nell'assedio per ribadire il fatto che Nicosia fosse stata presa con la conquista militare.
Dunque, questa storia ci deve fare riflettere ancora oggi.
Vorrei saperne di più a riguardo.
Avrei piacere se chi ha del materiale a riguardo mi facesse sapere.




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