Il 23 ed il 24 marzo, il FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano) ha organizzato l'appuntamento delle Giornate di Primavera.
Mi è capitato di passare per Ancona, dato che mio padre è abruzzese.
Ancona è di strada.
Di Ancona, mi hanno sempre incuriosito il duomo di San Ciriaco e la fontana del Calamo o fontana dalle Tredici Cannelle.
Quest'ultima è caratterizzata da dodici mascheroni bronzei ed uno centrale di pietra.
Il numero ha una larga simbologia.
Per la Kabbalah, il numero 13 significa "madre".
La riprova di questo ragionamento è che la parola madre si scrive אֵם (em, in ebraico moderno ìma (אִמא val num. 42), dove la somma delle lettere è 41 che è il 13º numero primo.
Infatti, la lettere ebraiche alef (א), mem (ש) e shin (ש) sono citate nel Sefer Yetzirah come lettere madri.
Il fattore che le accomuna è il 13, dato che alef è la prima consonante ed indica il numero 1 (echad, אחד) e la somma delle tre lettere ebraiche della parola "uno" è 13.
Mem è la tredicesima lettera dell'alfabeto ebraico.
Shin è la ventunesima lettera e la sommatoria e 21 è la sommatoria di 6.
Il sesto numero primo è 13.
Nel Cristianesimo, il 13 è associato alla sommossa di Lucifero.
Dunque, i mascheroni potrebbero essere stati fatti per "tenere lontano il male", un po' come i gargoyles delle cattedrali.
Il duomo di San Ciriaco, posto in cima ad un colle, rappresenta il luogo sacro caro agli Anconetani per eccellenza.
Esso fu costruito in luogo del tempio pagano dedicato ad Asclepio.
Oltre a questi monumenti, ve ne sono altri come le sinagoghe.
Ancona ebbe una fiorente comunità ebraica.
La storia ebraica di Ancona iniziò nell'anno 1000. sul colle di Astagno.
Ancona fu una città cosmopolita, la capitale di una repubblica marinara che forse era legata ai Cavalieri Templari (come dimostrano certi simboli) e che durò fino al 1535.
Il suo motto fu: "Ancon Dorica Civitas Fidei".
Prima o poi, mi dovrò fermare ad Ancona, per vedere i gioielli artistici.
Ci riuscirò?
Lo spero.
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