Su "Italia chiama Italia", ho scritto un articolo intitolato "L’accordo con la Cina? Meglio fare attenzione".
Ne riporto questo piccolo stralcio:
"Per finire, come giustamente sottolineato da Daniele Capezzone, deve essere ricordato che la Cina è una nazione di esportatori e che punta ad invadere i gangli più importanti dell’economia degli altri Paesi. Dunque, rischiamo di consegnarci a Pechino. Per questo motivo, esprimo delle perplessità riguardo all’accordo con il Dragone".
Noi rischiamo veramente grosso.
La Cina è una nazione di gente che esporta.
Ora, i prodotti cinesi, che sono a basso costo, rischiano di invadere il nostro mercato.
Questo rischia di danneggiare seriamente la nostra economia.
Noi rischiamo di mettere la nostra economia nelle mani di Pechino, la quale ci sfrutterebbe fino in fondo per poi lasciarci in brache di tela.
Questo è il dato di fatto.
Oltretutto, noi rischiamo di metterci nelle mani di una nazione che non brilla certo per la difesa dei diritti umani.
Anche questo è un grosso problema.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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