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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 22 marzo 2019

Chi sono i Linobambaki?

Sapete che una parte dei turco-ciprioti (da non confondersi con i turchi anatolici che approdarono a Cipro a partire dal 1974) ha origini italiane?
Questi turco-ciprioti di origini italiane sono definiti Linobambaki.
La loro storia risale al periodo della guerra turco-veneziana che ci fu tra il 1570 ed il 1573 e che si concluse con la conquista turca di Cipro, nonostante la vittoria cristiana nella Battaglia di Lepanto del 1571.
Dal 1474, Cipro era un possedimento della Repubblica di Venezia, a seguito dell'abdicazione della regina Caterina Cornaro (25 novembre 1454-10 luglio 1510).
Cipro fu attaccata dai Turchi Ottomani nel 1570, a seguito di una fatwa del muftì di Costantinopoli che impegnava l'Impero Ottomano a riprendere tutti i territori che erano del califfato arabo, comprese la Sicilia e la Spagna.
Nel 1571, cadde Famagosta, ultima roccaforte veneziana.
Il governatore di Cipro Marcantonio Bragadin (21 aprile 1523-17 agosto 1571) fu mutilato e scorticato vivo e squartato.
Ora, i Turchi temettero che i cattolici latini rimasti a Cipro potessero favorire il ritorno dei Veneziani, specie dopo la sconfitta nella Battaglia di Lepanto.
Così, le autorità turche furono assai meno tolleranti con i cattolici che non con gli ortodossi.
Le cattedrale e le chiese latine  furono convertite in moschee, destinate ad altri usi o furono distrutte.
Così, una parte dei cattolici latini decise di convertirsi ufficialmente all'Islam.
Essi ebbero dei benefici, anche se molte di queste conversioni furono solo di facciata.
Infatti, questi "nuovi musulmani" mangiavano carne di maiale, bevevano alcolici e non sempre si recavano nelle moschee.
Usavano nomi che potevano essere cristiani e musulmani, come Ibrahim (Abramo) o Yusuf (Giuseppe).
Ancora oggi, nella cultura turco-cipriota sono rimasti aspetti simili.
Molti dei villaggi hanno nomi di santi come Ayios Andronikos o Ayios Iakovos per ricordare le origini cattoliche dei Linobambaki, il cui nome nacque dall'unione di due parole greche, λινο (lino) e βάμβακοι (cotone).
Il termine fu usato come metafora da queste persone che vollero apparire come musulmani nonostante le loro origini cattoliche.
Molti di loro furono italiani (per lo più genovesi e veneziani) che abbracciarono l'Islam per non essere sanzionati, anche se essi furono spesso protagonisti nelle rivolte contro gli Ottomani.
Collegati a loro, vi sono due personaggi folcloristici, i quali sono “Gavur Imam” e “Hasan Bulli”, i quali sono raffigurati nell'immagine qui sopra.
Oggi, i Linobambaki sono associati ai turco-ciprioti.
Il rischio è che quanto sta accadendo a Cipro nord possa fare sparire i Linobambaki, dato che i turchi di Turchia hanno un approccio più radicale.



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