"Ogni anno l’Arabia saudita spende due miliardi di dollari di propaganda, per diffondere nel mondo l’islam radicale. Lo sostiene il giornalista de Il Foglio, Giulio Meotti, all’incontro di presentazione del X Rapporto sulla dottrina sociale della chiesa nel mondo, dell’Osservatorio cardinale Van Thuân, dal titolo “Islam: un problema politico. “Quattro quinti delle case editrici al mondo sotto l’influenza dell’Arabia saudita – prosegue -; a Bruxelles il 95% dell’offerta islamica è gestita dai sauditi”. Il quadro emergente dall’analisi di Meotti è quello di “un’opera capillare e profonda di esportazione dell’islam radicale per la quale non si bada a spese”. “Il problema dell’ islam politico – avverte a conclusione – non è solo da parte islamica ma è legato anche alla profonda debolezza europea. L’islamizzazione dell’Europa è legato alla scristianizzazione e alla debolezza della stessa Europa”.
https://agensir.it/…/islam-meotti-il-foglio-islamizzazion…/…".
Se gli Europei del 1071 si fossero comportati come si comportano quelli di oggi, noi ci troveremmo con il minareto in Vaticano.
Il problema non è solo un'Arabia Saudita che spende due miliardi di dollari nella propaganda dell'Islam radicale ma è questa Europa che ha scelto di rinnegare la sua tradizione giudaico-cristiana.
Questi politici europei si sono mostrati miopi di fronte ad un problema che è grosso come una casa.
Essi hanno equiparato l'Islam a religioni come l'Ebraismo ed il Cristianesimo.
Questi ultimi guardano allo spirito.
Invece, l'Islam esprime anche un codice giuridico: la Sharia.
Essendo emanazione diretta del Corano, per i musulmani, la Sharia non è facoltativa e (tra le altre cose) essa prevede anche la pena capitale per chi (agli occhi della comunità islamica) si macchia del "reato di apostasia".
Questi miopi politici europei non hanno visto ciò e noi rischiamo di pagare il prezzo di ciò.
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