Israele ha diritto di chiedere un risarcimento per la cacciata degli ebrei mediorientali

Ringrazio l'amica e collaboratrice Silvia Morelli che mi ha segnalato l'articolo del sito "Israele.net" che è intitolato "Israele potrebbe chiedere risarcimenti fino a 250 miliardi di dollari per gli ebrei cacciati dai paesi mediorientali".
La ministra israeliana per l'eguaglianza sociale Gila Gamliel ha detto:

"È giunta l’ora di correggere l’ingiustizia storica dei pogrom anti-ebraici in sette paesi arabi e in Iran, e di restituire a centinaia di migliaia di ebrei che persero le loro proprietà ciò che spetta loro di diritto".

Condivido questa proposta.
Come i cristiani, gli ebrei in Medio Oriente fecero la storia dei Paesi di quell'area.
Quello che accadde negli anni '40 del secolo non fu diverso da ciò che accade oggi con l'Isis.
Ora, da cristiano, faccio un'amara constatazione.
Gli ebrei sono fortunati per il fatto che oggi abbiano Israele che dà voce a loro.
Noi cristiani, invece, chi abbiamo?
Non c'è nessuno che dà voce a noi.
Questa è un constatazione che faccio con grande amarezza.
Infatti, in Medio Oriente (tranne che in Israele) i cristiani subiscono discriminazioni e vere e proprie vessazioni.
Questo accade ancora oggi.
Israele vada avanti.
La foto qui sopra mostra la sinagoga di Aleppo, che fu distrutta nel pogrom del 1947.
Israele ha tutto il diritto di chiedere il risarcimento.