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sabato 1 aprile 2017

I dazi di Trump furono voluti da Obama

Cari amici ed amiche,

vi invito a leggere un articolo del blog "Gli Occhi della Guerra", blog de "Il Giornale", che è intitolato "I dazi di Trump? Furono voluti da Obama".
Il presidente USA Donald Trump ha deciso di implementare le misure dei dazi sulle importazioni di prodotti dall'Europa.
Trump sta implementando esattamente ciò che aveva promesso agli elettori americani, per la difesa del prodotto americano, il quale è minacciato dal dumping dall'estero.
Ora, però, coloro che sono contro Trump ignorano che i dazi furono voluti dal suo predecessore Barack Hussein Obama.
Riporto questo stralcio dell'articolo prima menzionato:

"I dazi? Voluti da Barack Obama

Come ha evidenziato Mario Sechi su Il Foglio, la lista dei prodotti europei oggetto della controversia tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti non è stata affatto stilata dal team di Trump ma dalla precedente amministrazione: “La notizia – osserva – è una non notizia e se proprio vogliamo cercarne una, di notizia, è il riflesso pavloviano dei levrieri da tastiera democratica nell’azzannare l’amministrazione Trump anche quando l’origine del problema – se di problema si tratta – è da un’altra parte. La lista dei prodotti oggetto della contesa non è uscita dopo una riunione alla Casa Bianca tra Steve Bannon e Kellyanne Conway, ma era stata depositata nell’atto del 26 dicembre scorso. […] Questa lista è un aggiornamento di una serie di prodotti europei che erano soggetti a tassazione rafforzata già nel 1999 e sottoposti a regime speciale di importazione, in tutto o in parte, fino al 2011. Presidenze Bush, Clinton e toh! sempre Obama“.


La storia dei dazi tra USA e UE

I dazi, dunque, non sono affatto un’invenzione di Donald Trump. Nel 2009, il colosso svizzero Nestlé – proprietario del marchio S.Pellegrino ma anche di Vera – guardava con grande preoccupazione ai dazi imposti dagli Usa sulle acque minerali italiane, “un mercato – scriveva Milano Finanza – che sul fronte dell’export a stelle e strisce vale qualcosa come 120 milioni di dollari”. Il 15 gennaio 2009 gli Stati Uniti avevano annunciato misure punitive da far scattare il successivo 23 marzo di quell’anno (poi diventato il 23 aprile), e che vedevano l’imposizione di dazi del 100% su alcuni prodotti importati dall’Unione Europea per un valore che ammontava a 116.8 milioni di dollari annuali.".

Dunque, chi oggi "crocifigge" Trump, a suo tempo avrebbe dovuto fare le stesso con Obama, visto che l'idea dei dazi fu proposto anche durante la sua amministrazione.
Inoltre, Trump sta facendo quello che avrebbero dovuto fare l'Unione Europea e l'Italia.
Noi italiani, oggi, ci troviamo ad avere gli scaffali dei nostri supermercati invasi da mozzarelle tedesche, le quali vengono vendute ad un prezzo relativamente basso, tanto da fare concorrenza (di fatto sleale) alle nostre.
Non parliamo, poi, dei prodotti cinesi.
Inoltre, l'Unione Europea ha implementato politiche ci stanno danneggiando.
Così, l'olio d'oliva tunisino va a fare concorrenza a quello prodotto in Liguria, nell'area del Lago di Garda, in Toscana,  in Abruzzo o in Puglia, il riso asiatico va a fare concorrenza a quello prodotto in Piemonte, qui in Lombardia o in Veneto, le arance marocchine fanno concorrenza a quelle prodotte in Calabria o in Sicilia.
Già, questa cosa sta facendo danni.
Pensiamo agli aranceti siciliani che sono stati di fatto abbandonati perché i produttori non ci stanno più dentro con i costi.
Mentre in altri Paesi, come l'Australia, si difende il prodotto locale (pensiamo all'agnello o all'olio d'oliva australiano, che nel proprio Paese vengono reclamizzati) qui da noi si è costretti a chiudere le stalle, a non coltivare più le risaie e ad abbandonare gli aranceti.
Non mi pare che si stia facendo un bell'affare.
Prima di dire che chi è contro questa Unione Europea è "fascista" , certa gente conti fino a 100, se è in grado di contare. 
Se il Regno Unito sta lasciando l'Unione Europea c'è il suo perché.
Cordiali saluti.



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Ringrazio un caro amico di questa foto.