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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 3 aprile 2017

Caro padre Minutella, anche re Enrico VIII voleva fare il "cattolico senza Papa"

All'attenzione di padre Alessandro Minutella


Egregio padre Alessandro,

lei si dice cattolico ma (con quello che ha fatto) lei ha rotto di fatto la sua comunione con il Papa e la Chiesa.
Ora, io ho più volte criticato il Papa Francesco, specie per ciò che concerne la politica e non mi pento di avere fatto ciò.
Pensiamo all'idea del riconoscimento della Palestina o alla questione dell'immigrazione.
Io sono un conservatore. Verso l'immigrazione clandestina, io la penso come i vescovi spagnoli, che hanno detto e ribadito che "i poveri vanno aiutati in casa loro". Riguardo alla questione della Palestina, ho contestato la decisione della Santa Sede di riconoscerla, poiché mette a rischio la situazione di Israele.
Non ho esitato nemmeno a contestare il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla, il quale è stato voluto dal Papa e che riguardo ai presepi si è detto disposto a fare "un passo indietro su tante nostre tradizioni per la pace".
Non esito neppure a contestare quei preti che vogliono fare delle loro parrocchie delle sedi di sindacati.
Riguardo a questi fenomeni, la mia contestazione è sempre stata dura e senza sconti.
Sono contro le "catene umane" che si fanno durante le messe, quando si recita la preghiera del "Padre nostro".
Sono anche contro la somministrazione della Comunione in mano.
Però, le sue parole, caro padre,  mi ricordano molto quelle di Martin Lutero (1483-1546), sul quale la mia opinione è negativa.
Questo è paradossale perché lei accusa il Papa ed il suo arcivescovo di tendenze luterane ma le sue parole portano divisioni, esattamente come le portarono quelle del monaco tedesco.
Anzi, lei mi ricorda anche il re d'Inghilterra Enrico VIII (1491-1547).
Nel 1539, quando oramai aveva rotto con la Chiesa cattolica da quasi cinque anni e dopo che aveva soppresso i monasteri e che erano stati nominati vescovi di tendenza protestante, vedendo forse avanzare le teorie protestanti nel suo regno, egli promulgò i Sei Articoli di fede, gli articoli con cui si annullarono i tentativi operati dal cancelliere dello Scacchiere Thomas Cromwell (1485-1540) e dall'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer (1489-1556) di portare l'Inghilterra verso il protestantesimo.
Vennero, quindi, ribaditi il celibato dei preti, la messa in latino, la transustaziazione, il culto della Vergine Maria e dei Santi e la confessione, punendo chi li negava.
Sempre nel 1539, il re partecipò al Triduo Pasquale con ostentazione.
Dunque, egli volle fare il "cattolico senza Papa".
Che fine fece il suo progetto?
Il suo progetto finì male.
Nel 1547, re Enrico VIII morì e gli succedette il figlio, re Edoardo VI (1537-1553), sotto il cui regno l'Inghilterra passò al protestantesimo.
Si avverò così quello che profetizzò San Tommaso Moro (1478-1535) che affermò che solo con l'affermazione della supremazia papale si sarebbe evitata l'invasione del protestantesimo.
Inoltre, lei ha citato San Pio da Pietrelcina.
San Pio da Pietrelcina (1887-1968) ebbe tanti guai da altri uomini della Chiesa delle alte sfere ma egli fu sempre obbediente ed umile e alla fine vinse.
San Pio non volle dividere la Chiesa.
San Pio non mise in discussione la legittimità del suo vescovo e del Papa.
Egli fu umile ed obbediente e fece l'esatto contrario di quello che fa lei.
La "buona battaglia" va combattuta dentro la Chiesa.
A prescindere dalle intenzioni, che possono essere buone o cattive, quando si generano delle divisioni si passa sempre dalla parte del torto.
Come passarono dalla parte del torto Lutero e re Enrico VIII, così passerà al torto anche lei.
Cordiali saluti. 

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Ringrazio un caro amico di questa foto.