il Movimento 5 Stelle dice di non essere un partito.
Effettivamente c'è del vero e questo mi spaventa.
Un partito, infatti, rappresenta una parte ed attraverso il suo bagaglio di idee e di cultura propone un'idea di governo.
Un partito di destra esprime una cultura di destra ed uno di sinistra esprime una cultura di sinistra.
Il Movimento 5 Stelle, invece, ha la pretesa di volere rappresentare tutti.
Questo è l'aspetto che mi spaventa.
Movimenti come questi o rischiano di fare dei grandi casini (come fecero i totalitarismi del secolo scorso) o di condannare la realtà in cui governano all'immobilismo.
Nessuna delle due situazioni è auspicabile.
Cordiali saluti.
I movimenti attuali evitano accuratamente di dichiararsi di destra o di sinistra. Vedi anche la le Pen, che come lei ha riportato, non ha pronunciato le parole destra e sinistra.
RispondiEliminaIl motivo è semplice (per modo di dire) e dipende dall'epoca storica. Mi spiego. Oggi il mondo del pensiero non è più diviso in due parti, come avveniva durante la guerra fredda, bensì in tre. C'è la sinistra, la destra e l'ideologia iperliberista finanziaria globalista (la cd terza via). La sinistra tutela i lavoratori bacchettando l'impresa. La destra tutela l'impresa bacchettando i lavoratori. Entrambe però hanno il medesimo fine che propongono di perseguire con modalità differenti: il fine è quello di produrre più lavoro, più produzione, per un benessere generalizzato. Sono insomma due facce della stessa medaglia, seppur profondamente divise quanto al quomodo.
La terza via, invece, tutela la rendita finanziaria, ma la rendita, a differenza del profitto e del lavoro, non produce nessun posto di lavoro, nessuna produzione, nessun benessere generalizzato. In pratica la terza via finanziaria e globalista, persegue la rendita bacchettando sia l'impresa sia il lavoro. Per dirla in termini più chiari: essa distrugge tanto la borghesia quanto il proletariato e classe media in genere.
Dunque, oggi, destra e sinistra sono come sempre divise, però hanno come sempre un nucleo in comune. Esse invece non hanno nulla in comune con la terza via, la quale è un'ideologia orribile e fine a se stessa: è fonte di povertà generalizzata e di enormi ed elitarie ricchezze finanziarie.
Pertanto, oggi tutti i movimenti che mirano a combattere la terza via, tendono a non dichiararsi di destra o di sinistra, poiché sono capaci, per combattere il nemico comune, di prendere voti tanto a destra quanto a sinistra. Ciò spiega perché trump, ma anche la le pen, riscuota simpatie anche a sinistra. Ciò che 10 anni fa era inimmaginabile. È una fase complicata ma non troppo, bisogna stare attenti a coglierla.
Io sono di sinistra ma dopo aver sperato nella vittoria di trump, spero nella vittoria della le Pen, e spero, in italia, nella vittoria del m5s. Se quest'ultimo non dovesse farcela, spero in un successo di salvini, ma mai del pd espressione appunto della terza via. Fi invece non la considero proprio: essa è destinata a far da stampella al pd.
Il m5s non è un pericolo, così come non è un pericolo trump o la le pen: non faccia come i capponi di don Abbondio. Individui il nemico primario e lasci stare quei partiti con cui oggi può condurre una lotta comune (almeno temporaneamente). Altrimenti fa il gioco della terza via: dividi et impera.
Non è il solo ad averne paura, è un movimento creato dal nulla coi soldi dei powers that be e quindi teso a destabilizzare e fomentare guerre, Monaco 1933 non è poi così lontano nel tempo...
RispondiEliminaIl Movimento 5 Stelle mette insieme tutto ed il contrario di tutto.
RispondiEliminaNon lo voterei neanche morto.
Movimenti simili o fanno dei gran casini o portano immobilismo.