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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 11 febbraio 2017

Teutoburgo, la recensione

Cari amici ed amiche,

ho letto il libro scritto da Valerio Massimo Manfredi e pubblicato dalla casa editrice "Mondadori" che è intitolato "Teutoburgo".
Il libro è un romanzo storico che è ambientato nel periodo in cui l'esercito dell'Impero Romano fu sconfitto nella famosa battaglia della Foresta di Teutoburgo, che avvenne nel 9 AD.
La trama si rifà al fatto storico, che viene evocato nel romanzo.
L'Impero Romano voleva espandersi in Germania e prendersi il territorio compreso tra i fiumi Reno ed Elba.
Due giovani germani, i fratelli Armin (18 BC-19 AD) e Wulf, figli del re dei Cherusci Sigmer, vennero presi in ostaggio dai Romani della legione del centurione Marco Celio Tauro.
Vennero portati a Roma ed educati come romani.
Conobbero l'imperatore Augusto (63 BC-14 AD), dopo averlo salvato da un complotto.
Armin e Wulf adottarono i costumi romani e cambiarono i loro nomi in Arminius e Flavus.
Salirono di grado nell'esercito romano.
Tuttavia, dopo la morte del padre, Arminius scelse di tornare tra la sua gente e tradì Roma.
Tradì anche il centurione Tauro, il quale lo trattò come un figlio e gli diede la toga che fu di suo padre, per andare al matrimonio di suo fratello Flavus.
Sigmer voleva sconfiggere i Romani ed Arminius si sentì in dovere di fare ciò.
Flavus, al contrario, si sentì romano e pienamente integrato nella sua nuova società.
Questo mise contro i due fratelli.
Così, Arminius unì i popoli germanici e (conoscendo le tecniche militari romane) tese un imboscata alle truppe del generale romano Varo nella Foresta di Teutoburgo.
Le truppe romane furono trucidate. Anche Tauro, il maestro di Arminius, fu ucciso.
Arminius si scontrò con un cavaliere mascherato che si rivelò essere Flavus, suo fratello.
I Romani rimasero scioccati.
Augusto portò il dolore di ciò fino alla morte, che avvenne il 14 AD.
Gli succedette Tiberio (42 BC-37 AD), il quale mandò Germanico (che era figlio di suo fratello Druso, 15 BC-19 AD) a vendicare quella sconfitta. Così fece e riuscì, anche se la Germania fu persa per l'Impero Romano.
Tuttavia, Germanico morì il 19 AD ad Antiochia. Egli era malato ma (come confessò a Pisone) fu convinto di essere stato assassinato.
Questo sospetto fu presente.
Quasi per un triste scherzo del destino anche l'eroe dei Germani Arminius morì nello stesso anno.
Tra i Germani ci furono quelli che temevano che lui prendesse troppo potere.
Così, complottarono contro di lui.
Questo complotto venne all'orecchio di Flavus che cercò di salvarlo.
Non ci riuscì.
Herwist attaccl Arminius.
Flavus riuscì ad uccidere Herwist ma questi ferì mortalmente Arminius, il quale fu portato al villaggio già esanime.
Il libro finisce con Flavus che diventò importante nella società romana.
Seppe di suo nipote, Tumlich, figlio di Arminius e di sua moglie Thusnelda.
Egli prese l'urna con le spoglie di Arminius e decise di portarle a Tumlich.
Così, viaggiò a cavallo nella notte e raggiunse il posto in cui si trovava Tumlich.
Prima, passò di fronte al mausoleo di Tauro.
Quando lo lasciò, egli sentì risuonare dentro di sé una voce che disse: "Buon viaggio ragazzo".
Poi, viaggiò e ripercorse la sua vita a ritroso.
Alla fine, incontrò Tumlich, gli diede l'urna e si dileguò nella nebbia.
Ora, questo libro è pieno di storie di complotti, di amori tormentati (come quello tra Arminius e Thusnelda, che era promessa ad un altro), di amicizie tradite e di rapporti familiari rotti dalle circostanze, come quello tra Arminius e Flavus.
Alla fine, quasi per fare un atto di pietà e riconciliare il suo passato ed il suo futuro, Flavus decise di dare l'urna con i resti di Arminius al figlio di questi.
La battaglia della Foresta di Teutoburgo è ancora oggi ricordata come quella battaglia che separò il mondo romano da quello germanico, una divisione che fece sentire i suoi effetti sull'Europa fino ad oggi.
Pensiamo al periodo di Carlo Magno, a quello della Riforma protestante (che partì dalla Germania) e a quello del nazismo.
Lo scontro tra il mondo latino e quello germanico è ancora oggi una cosa presente, nonostante l'Europa unita.
Consiglio di leggere il libro.
Cordiali saluti.




4 commenti:

  1. Caro Gabriele, grazie del tuo consiglio di leggere questo libro. Deduco dal tuo racconto che non e' cambiato nulla, o quasi con la Germania.
    Vedo che ti esprimi molto bene e che che ne dici se tu ti cimentassi con lo scrivere un libro? PENSACI, buona serata, ciao.

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  2. Ti ringrazio dei complimenti, che penso non siano meritati.
    Da anni compongo poesie e ho anche partecipato ad eventi pubblici incentrati su di essa.
    Ho più volte accarezzato l'idea di pubblicare un libro ma servono soldi.
    Come si suol dire, senza denaro non si può dir messa.

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  3. Si lo so, ma intanto tu pensaci e scrivi.
    Magari ci metti dentro anche le tue poesie e poi (pero' in siciliano maccaronico ), non sn facili ad essere capite.
    Poi lo presenti a qualke nuovo editore e che la fortuna ti accompagni. Un romanzo breve magari su Mantova, tu intanto pensa
    Alla trama ... sn sicura che sara' molto
    Piacevole leggerti. Ciao

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  4. Ripeto, ci ho più volte pensato.
    Certo, servono soldi per una cosa del genere.

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