come riporta "Il Giornale", tra odio e ricatti nel Partito Democratico, Renzi proroga lo sfratto a Paolo Gentiloni.
Sabato, l'ex-premier si dimetterà dalla segreteria del Partito Democratico.
Alla Direzione del Partito Democratico, come prevedibile, è passata a larga maggioranza la linea di Matteo Renzi: congresso da avviare subito e da tenere, con le primarie finale, ad aprile.
Renzi vuole andare a votare subito ma teme che il Partito Democratico possa "tirargli alla schiena".
Così, deve per forza coesistere con l'attuale premier Gentiloni.
Egli crede ancora di vincere le primarie con una maggioranza bulgara ma nel Partito Democratico i rapporti sono così tesi che l'ipotesi di una scissione potrebbe verificarsi a breve.
Così, il nostro Paese è ostaggio del Partito Democratico e rischia di essere condannato all'immobilismo.
Cordiali saluti.
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