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giovedì 9 febbraio 2017

Non facciamone un eroe!

Cari amici ed amiche,

su "Panorama" vi è un articolo intitolato "La versione di Repubblica su Lula".
L'articolo è di Paolo Manzo.
L'ex-presidente del Brasile Luiz Inacio Lula da Silvia si vuole ricandidare.
Mi dispiace che gli sia morta la moglie ma io non faccio un eroe di lui.
Egli è imputato in cinque processi legati alla Tangentopoli che ha travolto la politica brasiliana, di cui l'ex-sindacalista è stato a capo negli ultimi 15 anni.
Ora, fa sorridere il fatto che un giornale come "La Repubblica"  dipinga Lula come un santo mentre contro il presidente Berlusconi aveva scritto di tutto, come se fosse stato il diavolo in persona.
Ricordo che Lula ha fatto fallire la compagnia petrolifera statale "Petrobras" , mettendo direttori che innaffiavano di tangenti il suo partito, i suoi alleati ed i suoi familiari.
Il quotidiano "La Repubblica" che fa?
Il quotidiano in questione titola così: "Dagli scandali al sogno della riscossa. Lula pronto a riconquistare il Brasile".
Lula è imputato per tangenti miliardarie.
Il presidente Berlusconi non aveva accuse così gravi e tante di queste accuse si sono dimostrate infondate.
Eppure, per "La Repubblica", Lula è come San Francesco d'Assisi ed il presidente Berlusconi è come Satana.
Ora, vorrei ricordare che in Brasile tutti sanno perché Lula vuole candidarsi.
Lula vuole solo sfuggire al carcere.
Il quotidiano pone al centro la questione della riforma agraria di Lula.
Peccato, per "La Repubblica" che durante il periodo in cui Lula è stato presidente del Brasile mai così poca terra è stata distribuita a chi non ne possiede.
Il quotidiano parla di Lula come colui che combatteva contro lo strapotere delle multinazionali.
Peccato, per "La Repubblica", che con Lula le multinazionali abbiano guadagnato.
Mi fa specie che anche il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana "L'Avvenire" si sia schierato con Lula.
Lo stesso giorno in cui "La Repubblica" ha pubblicato il suo articolo su Lula, il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana ha pubblicato un'intervista a Dilma Rousseff, la quale a detta della Corte dei Conti brasiliana ha falsificato il bilancio statale per 25 miliardi di Euro.
Per "L'Avvenire", che titola "Torno in campo perché Lula sia presidente del mio Brasile",  non conta nulla. L'impeachment di Dilma è stato un "golpe", l'importante è che "torni Lula".
Se questo è fare informazione...stiamo freschi.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa immagine presa dalla pagina Facebook della Lega.