come riporta "Il Giornale", dal Vaticano si levano voci di preoccupazione riguardo alle politiche sull'immigrazione che il nuovo presidente USA Donald Trump sta implementando.
Se io fossi un prelato del Vaticano, mi preoccuperei più dell'attacco alla famiglia, delle politiche pro-aborto e pro-eutanasia, della messa in discussione della dottrina cristiana (anche da parte di certi "preti di strada") e delle persecuzioni che i cristiani stanno subendo nel mondo.
Di certo, Trump non sta facendo nulla contro la dottrina cristiana.
Anzi, egli sta anche implementando politiche contro l'aborto.
Questi prelati dovrebbero applaudire.
Ricordo anche che Trump è stato votato anche da molti cattolici.
Certi prelati vogliono una "Chiesa" che parli solo di immigrazione e di temi sociali, come se fosse un sindacato, trascurando di fatto Gesù Cristo e non toccando più quei valori non negoziabili come la difesa della famiglia e della vita, e non quella Santa Romana Chiesa in cui io mi sono sempre riconosciuto e in cui mi riconosco.
Essi sappiano che quella "Chiesa" senza alcuna spiritualità non sarà certo la mia.
Cordiali saluti.
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