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martedì 13 dicembre 2016

Il paradosso svedese

Cari amici ed amiche,

oggi è il giorno di Santa Lucia.
Qui nella Provincia di Mantova, in questo giorno si portano doni ai bambini. In Sicilia, terra natale della santa in questione, si mangia la cuccia, un dolce tipico.
In Svezia, la festa di Santa Lucia è molto sentita.
Infatti, in quella festa si festeggia il solstizio d'inverno, seguendo il vecchio calendario giuliano.
Il calendario gregoriano fu introdotto solo nel 1699, essendo la Svezia un Paese protestante (dal 1527) e quindi diffidente verso le cose "romane e papiste".
Dopo il solstizio d'inverno, le giornate riprendono ad allungarsi.
Questa festa venne poi cristianizzata attribuendola a Santa Lucia, la santa siracusana vissuta tra il 283 ed il 304 che fu accecata e martirizzata sotto l'imperatore romano Diocleziano, per via della sua fede cristiana.
Miracolosamente, ella riottenne la vista, dopo che le furono cavati gli occhi.
In Svezia, questa festa è sentita.
I bambini preparano biscotti e dolciumi (tra questi, delle focacce allo zafferano e all'uvetta chiamate lussekatter) a partire dal 12 dicembre. La mattina del 13, la figlia maggiore della famiglia si alza ancor prima dell'alba e si veste con un lungo abito bianco legato in vita da una cintura rossa; la testa è ornata da una corona di foglie e da sette candele utili per vedere chiaramente nel buio. Le sorelle, che indossano una camicia bianca, simboleggiano le stelle. I maschi indossano cappelli di paglia e portano lunghi bastoni decorati con stelline. La bambina vestita come santa Lucia sveglia gli altri membri della famiglia e serve loro i biscotti cucinati il giorno precedente.
Nelle chiese svedesi si intona la celebre "Luciasången", la canzone napoletana dedicata a Santa Lucia che è stata riadattata in svedese.
Inoltre, ogni anno, viene eletta la Lucia di Svezia che viene mandata a Siracusa per partecipare alla processione dell'ottava, in cui il simulacro della santa viene condotto nella cattedrale.
Ora, questa festa è molto sentita in Svezia.
Qui assistiamo ad un paradosso.
Come ho scritto prima, dal 1527, la Svezia è un Paese protestante.
Il protestantesimo svedese è molto più morbido di quello tedesco ma è sempre protestantesimo e in tale visione il culto dei santi viene visto come superstizione.
Inoltre, la Svezia è anche un Paese scristianizzato, un  Paese in cui la pratica religiosa è in forte calo.
Eppure, questa festa è sentita.
Il rischio è che gli svedesi del futuro possano perdere il senso di questa festa, fino a dimenticarla.
Questa festa è anche uno dei simboli dell'Europa.
Un popolo che perde le tradizioni è destinato a morire.
Il caso della ragazza svedese che viene eletta Lucia di Svezia e che viene mandata a Siracusa alla processione dell'ottava è simbolo dell'unione tra quell'Europa del nord ed il Mediterraneo che su molte cose sembrano due mondi diversi.
Forse, mi sembra il caso di riflettere.
Cordiali saluti.



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Ringrazio un caro amico di questa foto.