Cari amici ed amiche,
su quello che sta accadendo a Roma, mi riconosco pienamente nelle parole dell'onorevole Raffaele Fitto (leader dei Conservatori e Riformisti) che su Facebook ha scritto:
"GARANTISMO SEMPRE, MA RIFLETTIAMO. Non siamo tra quelli che esultano per la vicenda Marra, anzi. Il garantismo, per noi, vale sempre, non solo a intermittenza o a targhe alterne. Certo, mi auguro che il M5S rifletta. Oltre al coro "onestà", serve anche quello umiltà".
Una cosa che trovo fastidiosa del Movimento 5 Stelle (il quale oggi amministra Roma con la sindachessa Virginia Raggi) è il fatto che esso salga sul pulpito a giudicare gli altri.
Per il Movimento 5 Stelle, gli altri sono "vecchi, corrotti ed inetti" mentre i suoi adepti sono "puri, giovani e capaci".
Come disse Gesù Cristo, non si deve mai giudicare se non si vuole essere giudicati.
Mi scuso se ho scomodato Cristo ma ho voluto chiarire un concetto.
Il Movimento 5 Stelle governa in alcune città importanti come Torino, Parma, Livorno e Roma.
Ove governa, il Movimento 5 Stelle ha dimostrato di non essere in grado di fare le cose.
Roma è il paradigma di tutto di questo.
Certo, anche prima dell'avvento di Virginia Raggi, Roma non era in una buona situazione però l'attuale sindachessa ed il Movimento 5 Stelle avevano creato delle aspettative.
Quando si creano delle aspettative e le si deludono il giudizio diventa critico.
Oltretutto, è noto che quando c'è un cambio di amministrazione ci deve essere un minimo di spoil system.
Virginia Raggi dice che Raffaele Marra, il quale è stato arrestato per avere comprato una casa presso un discusso immobiliarista (un tale Scarpellini) e per avere fatto affari con lui, era in Comune da prima che ella arrivasse.
Ora, quando vince le elezioni e governa, un amministratore accorto sostituirebbe le figure apicali della macchina amministrativa con persone di sua fiducia.
Virginia Raggi non l'ha fatto.
Se ne prenda le responsabilità politiche.
Invece di chiedere scusa a Beppe Grillo, Virginia Raggi dovrebbe scusarsi con i romani che l'hanno votata perché in lei hanno visto una speranza che ad oggi risulta delusa.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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