come riporta "Il Giornale", ai fondi per il terremoto mancano 1,7 miliardi ed il Parlamento è fermo.
Tre Consigli dei ministri, un decreto terremoto con diversi emendamenti a ogni nuovo sisma, poi la legge di bilancio.
Senza contare i provvedimenti sui terremoti del passato che hanno un effetto ancora oggi.
Le tante emergenze sismiche hanno costretto i governi a mettere mano più volte al portafoglio. L'ultima stima del ministero dell'Economia dice che il prossimo anno le amministrazioni locali e centrali spenderanno considerevole cifra di sei miliardi. Cifra importante, ma che in buona parte è riferita a eventi del passato, anche remoto, se si pensa che nel bilancio dello Stato c'è ancora spazio per il terremoto dell'Irpinia.
I fondi relativi all'ultima serie di scosse che ha devastato l'Appennino sono 1,8 miliardi, mentre la flessibilità richiesta all'Europa è intorno ai 3,5 miliardi di euro. Mancano all'appello circa 1,7 miliardi.
In pratica, la coperta potrebbe essere troppo corta.
Se, per esempio, iniziassimo a porre un freno all'immigrazione clandestina, le cose non andrebbero sicuramente meglio?
Io penso proprio che le cose andrebbero meglio.
Mentre ci sono italiani che non hanno più la casa a causa del sisma, gli immigrati clandestini vengono allocati in caserme, alberghi e persino in immobili requisiti agli italiani.
Il caso di Gorino è stato solo uno dei tanti in cui lo Stato requisisce immobili di italiani per farci mettere dentro gli immigrati clandestini.
Se avessi degli immobili, io li userei per i terremotati.
Sono loro che hanno bisogno.
Cordiali saluti.
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