Cari amici ed amiche,
sul blog "Campari & De Maistre", ho trovato un bell'articolo intitolato "Contro il dogma del riscaldamento globale".
L'articolo è di Enrico Maria Romano.
Vi riporto questo stralcio di esso:
"Se c’è un tema in cui il dibattito sembra vietato per principio, questo è proprio il caso del cosiddetto global warming, o riscaldamento globale. Tutto in linea di massima oggi può essere discusso da tutti, e anche persone senza alcuna competenza osano discettare che so di Bibbia, di religione, di storia, di medicina, di estetica, di politica… Ma sul (recentissimo…) dogma del riscaldamento globale del pianeta terra, guai! Per vederci chiaro, in un tema di suo non facile e piuttosto per addetti ai lavori, ritengo consigliabile un pamphlet uscito da poco, il quale in modo accessibile e convincente mostra le esagerazioni, gli unilateralismi e le vere menzogne del pensiero scientifico ufficiale in materia di clima e di ecologia (cf.Franco Battaglia, Mezze stagioni, mezze verità. Contro il falso mito del riscaldamento globale, edizioni Il Giornale, Milano, 2016, pp. 52, € 2,50).
Battaglia non è proprio l’ultimo arrivato: Laureato in Chimica, ha svolto ricerche, approfondimenti e una lunga docenza in Chimica Teorica e Chimica-Fisica presso varie Università americane, tedesche e italiane. Recentemente, a seguito dellaLaudato sì di Papa Francesco, è stato contattato dal collega Uberto Crescenti per scrivere al pontefice e fargli notare le riserve che potevano farsi sul suo testo, a proposito dei giudizi “catastrofisti” sul clima e i pericoli attuali dell’ecosistema. Il Crescenti, ricorda il collega Battaglia, “è stato per dodici anni Magnifico Rettore all’Università di Chieti e per molti anni è stato presidente della Società geologica italiana e dell’Associazione italiana di geologia applicata” (p. 7). Un altro esperto dunque che non può definirsi uno sprovveduto o un ingenuo.
Ovviamente non avendo noi alcuna competenza scientifica non vogliamo avallare automaticamente tutte le affermazioni del professor Battaglia – né tantomeno rigettare tutte le conclusioni della cosiddetta scienza ufficiale – ma desideriamo riportare le sue principali osservazioni critiche per contribuire al dibattito, senza pregiudizi e parzialità, come accade però comunemente nelle facoltà universitarie a proposito di global warming, evoluzionismo o teoria del Big Bang.".
L'articolo è molto interessante e vale la pena di leggerlo tutto.
Che ci sia un problema di inquinamento è vero.
Però, la storia del riscaldamento globale causato solo dall'uomo regge fino ad un certo punto.
Come ho fatto tante volte, ricordo (per esempio) che nel secolo XIV ci fu un periodo più freddo che rovinò i raccolti.
Cito, per esempio, lo storico inglese Thomas Walsigham.
Con meno raccolti, la gente non si sfamò e questo contribuì alla diffusione della peste, peste che arrivò a seguito di quanto accaduto a Caffa (Crimea) tra il 1346 ed il 1347, quando i Tartari attaccarono l'allora colonia genovese buttando cadaveri di gente morta di peste.
I cafioti lasciarono la città e portarono la peste prima a Costantinopoli e poi in Europa.
Ora, il clima può subire mutazioni anche naturalmente.
Per esempio, basta un'eruzione vulcanica molto forte per creare problemi.
Questo è scientificamente provato e non può essere smentito.
La storia dice che ci furono periodi più caldi ed altri più freddi senza che l'uomo mettesse mano o facesse danni.
Che l'ambiente sia da difendere e da tutelare è cosa ovvia.
Però, la storiella del riscaldamento globale non è un dogma.
La scienza non è un insieme di congetture ma si basa su sperimentazioni.
La scienza parte da ricerche da cui si traggono delle ipotesi che vengono sperimentate.
Queste ipotesi vanno verificate (per l'appunto con le sperimentazioni) e se esse hanno un riscontro diventano leggi e in caso contrario vengono lasciate cadere.
A me sembra che una certa parte del mondo della scienza si sia piegata alla politica e ad altri interessi.
Una scienza che opera così non fa un buon servizio all'umanità.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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