all'Angelus di ieri, Papa Francesco ha detto:
"Dio è nei rifugiati che tutti vogliono cacciare via".
In modo filiale e con il massimo rispetto, io dico al Santo Padre che non sono d'accordo.
Dio è in tutti i poveri, anche in quelli che abitano vicino a casa propria.
Dio è anche nel malato all'ospedale e nell'anziano alla casa di riposo.
Dio è anche nel vicino di casa che non ha i soldi per mantenere i propri figli.
Dio è anche nell'esodato e nella persona che non riesce a trovare lavoro.
Quindi, non facciamo figli e figliastri?
Un ragazzo italiano senza lavoro, un padre di famiglia che non riesce a sfamare i figli o un malato vale meno di un immigrato clandestino?
Che senso ha aiutare l'immigrato clandestino che viene da chissà dove, mentre si trascura (per esempio) l'anziano solo che si trova nella porta accanto?
Non c'è niente di cristiano in ciò.
Sia chiaro, sono cattolico e rispetto il Papa.
Però, il rispetto vero sta anche nella franchezza.
Cordiali saluti.
Io sono cattolica ma non rispetto questo Papa che infatti chiamo col cognome Bergoglio anche perchè so che la sua nomina è avvenuta in modo molto diverso da come previsto dalle regole canoniche. In ogni caso il Papa è infallibile solo quando parla ex cathedra, per il resto è fallibilissimo come ognuno di noi.
RispondiEliminaLa smetta pertanto di invitare tutti gli Africani e gli islamici all'invasione dell'Italia: se si ritiene Papa inviti tutte le nazioni del mondo intero ad ospitare questa gente e non solo l'Italia in crisi economica gravissima piena di gente poverissima e senza abitazione, altrimenti pensi alle anime e predichi il Vangelo di Cristo
Esatto.
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